Fisco

L’assemblea di condominio può rifiutarsi di allegare al verbale memorie scritte

Spesso i condomini chiedono di allegarle e considerarle poi parte integrante del testo. Devono però non solo contenere lamentele

di Giovanni Iaria

E' legittima la delibera con la quale l'assemblea condominiale si rifiuta di allegare al verbale scritti, note o memorie che i condòmini chiedono di inserire e considerare quale parte integrante dello stesso. Lo ha affermato il Tribunale di Roma, con la sentenza n. 2281/2020, pubblicata il 3 febbraio 2020.

Il caso concreto
Nella vicenda esaminata, una condòmina impugnava la delibera con la quale l'assemblea aveva provveduto alla nomina dei consiglieri e dell'amministratore, nonché all'approvazione del bilancio preventivo e della relativa ripartizione per la gestione ordinaria del condominio e sullo stato degli appalti, chiedendo che ne venisse dichiarata la nullità in quanto l'assemblea si era rifiutata di inserire nel verbale uno scritto che era stato predisposto dal delegato della suddetta condòmina, presente all'assemblea.

Argomento non pertinente
Il condominio, nel costituirsi in giudizio, deducendo la correttezza della delibera impugnata, evidenziava che essendo la condòmina presente all'assemblea, anche se attraverso un suo delegato, avrebbe potuto senza problemi illustrare le proprie eventuali ragioni agli altri condòmini e che il rifiuto di allegare il documento al verbale era giustificato dal fatto che lo stesso non era pertinente rispetto agli argomenti posti all'ordine del giorno.

Il verbale corretto
Il Tribunale, dopo aver premesso che il verbale dell'assemblea di condominio costituisce il documento che dimostra ufficialmente lo svolgimento delle attività prescritte, che la sua redazione è una operazione imprescindibile del procedimento collegiale ed evidenziato che dalla verbalizzazione risulta anche la regolarità o meno della convocazione dei condòmini con la comunicazione dell'ordine del giorno, ha rigettato la domanda della condòmina impugnante.

Secondo il Giudice capitolino, la delibera doveva ritenersi legittima, anche perché nella stessa era stata pienamente documentata l'attività svolta dall'assemblea che aveva rifiutato di allegare al verbale il documento della condòmina e che quest'ultima poteva, al fine di rappresentare le sue ragioni agli altri condòmini presenti all'assemblea, far mettere a verbale ogni dichiarazione pertinente agli argomenti posti all'ordine del giorno.

Inoltre, ha concluso il giudicante, il documento che la condòmina voleva allegare al verbale, conteneva una serie di lamentele apparentemente non pertinenti agli argomenti posti all'ordine del giorno, né nel corso del giudizio era stata fornita prova circa la rilevanza delle stesse, difettando quindi anche il suo interesse ad agire.

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