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Riscaldamento: da Enea innovativo sistema di misurazione delle polveri sottili

Enea e la società Innovhub Stazioni Sperimentali per l'Industria hanno realizzato un innovativo sistema di campionamento delle polveri sottili emesse da stufe, caminetti e caldaie a biomassa

dalla Redazione

Enea e la società Innovhub Stazioni Sperimentali per l'Industria hanno realizzato un innovativo sistema di campionamento delle polveri sottili emesse da stufe, caminetti e caldaie a biomassa, che punta a diventare uno standard a livello europeo.

Questa attività fa parte del progetto Ue "IMPRESS II - Metrology for Air Pollutant Emissions", che si occupa di sviluppare metodi di analisi e misurazione - validi a livello europeo - di alcuni inquinanti atmosferici, tra cui gli ossidi di azoto e i particolati PM 2.5 e PM10, con l'obiettivo di migliorare sempre di più la tecnologia alla base degli impianti di riscaldamento alimentati a legna e pellet.

Test su stufa a pellet
Per i test Enea e Innovhub hanno scelto una stufa a pellet dalla potenza nominale di 8 kW, con emissioni stabili (necessarie per fare un confronto tra i diversi campionamenti) per verificare l'affidabilità del nuovo dispositivo.

Il sistema consiste in una "camera di diluzione" dove il gas di combustione viene miscelato con aria secca, filtrata e preriscaldata a una temperatura costante di 35-40° C. Il campionamento è gestito da remoto, attraverso un software di controllo che garantisce, a differenza degli altri sistemi di misura, la replicabilità dei parametri operativi.

Il sistema di campionamento è stato poi inviato ad altri tre laboratori europei specializzati in quest'ambito: il coordinatore del progetto INERIS (Institut national de l'environnement industriel et des risques), DTI (Danish Technological Institute) e RISE (Research Institutes of Sweden). Per questa seconda fase, i test sono stati condotti anche su stufe a legna di piccola taglia.

Limiti più rigorosi
Per proteggere la qualità della vita dei cittadini, i limiti sugli inquinanti atmosferici stanno diventando sempre più rigorosi e ne saranno introdotti anche per quelli appena regolamentati, come ammoniaca e fluoruro di idrogeno, per i quali non si dispone ancora di metodi di misurazione standardizzati a livello Ue.

I risultati consentiranno ai regolatori, agli operatori degli impianti, ai produttori e ai fornitori di servizi di misurazione di conformarsi ai limiti di emissione e ai requisiti di monitoraggio, sostenendo gli sforzi per garantire aria più pulita in tutta Europa a beneficio della salute pubblica e dell'ambiente.

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