Condominio

Piemonte, metà delle caldaie fuori regola. E a Milano stop al gasolio

Superate le emissioni di ossidi di azoto, mancata manutenzione ed errata o mancata contabilizzazione del calore. E sanzione di circa 1.000 euro

di Glauco Bisso

I controlli di Arpa Piemonte sulle caldaie e impianti termici terminati il 31 dicembre 2019 evidenzia che su 144 apparati ispezionati in Piemonte, 47 nella provincia di Torino - per un numero complessivo di circa 3000 unità abitative in tutta la regione di cui 1100 nel territorio della Città Metropolitana di Torino – settanta, circa la metà, sono risultati non in regola per superamenti di emissioni di ossidi di azoto, mancata manutenzione ed errata o mancata contabilizzazione del calore. E la sanzione è di circa 1.000 euro ciascuno.

Lotta al pellet inquinante
Ma è il pellet “cattivo” a fare più danno: «Tra i diversi combustibili la biomassa risulta di gran lunga quello maggiormente inquinante per quanto riguarda il particolato PM10 - afferma il direttore di Arpa, Angelo Robotto - «Se il metano e le biomasse sono equamente corresponsabili delle emissioni di ossidi di azoto, per il PM10 l'uso delle biomasse è preponderante in maniera quasi esclusiva. La diffusione delle stufe a pellet ha determinato una situazione di criticità per la gestione della qualità dell'aria, caratterizzata da un mercato e da un utilizzo incontrollati».

Operazione quasi militare dunque contro il pellet inquinante in Piemonte. Dal 21 gennaio, dieci squadre in campo dei Carabinieri del Nucleo Forestale, insieme coi tecnici di Arpa Regione Piemonte, per controllare il pellet, con prelevamento di campioni, per verificare se sia di scarsa qualità o illegale.

L'aumento delle emissioni di PM10 e di Ossidi di azoto dalla combustione di pellet inadatto può essere superiore sino al 50% rispetto al pellet di qualità. Ed è contributo significativo all'inquinamento secondo i dati Arpa: «In Piemonte il contributo alle concentrazioni di Particolato PM10 del riscaldamento domestico a biomassa legnosa è di circa il 45% nel comune di Torino e supera il 50% negli altri capoluoghi - spiega l'assessore regionale all'Ambiente, Matteo Marnati - e per questa ragione abbiamo deciso di intensificare il monitoraggio sulla qualità dei materiali utilizzati per il riscaldamento».

Resta in ogno caso legittimo e conveniente l’uso delle biomasse in maniera adeguata .

A Milano stop al gasolio dal 2023
A Milano, a partire dall'inverno del 2023 saranno dichiarate fuorilegge le caldaie a gasolio. Lo ha annunciato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine di un appuntamento pubblico. «La prossima cosa che proporrò da assessore alla Transizione ambientale, più che da sindaco, in giunta e all'interno del Piano dell'aria che porteremo in Consiglio comunale è di dichiarare fuorilegge le caldaie a gasolio dall'inverno del 2023. In altre parole ci saranno 3 anni di tempo per intervenire e voglio precisare che
la misura riguarderà il privato e il pubblico».

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