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Da Enea il Bioaermac, un materiale innovativo per l’edilizia dai costi competitivi e alti livelli di isolamento

Il materiale è dotato anche di grande resistenza al fuoco e alle sollecitazioni meccaniche

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di Davide Madeddu

Un materiale innovativo per l'edilizia dai costi competitivi, dotato di alti livelli di isolamento termico e acustico, grande resistenza al fuoco e alle sollecitazioni meccaniche e con caratteristiche tali da renderlo adatto ad essere utilizzato in altri settori. È quanto hanno brevettato con il nome Bioaermac i ricercatoridell’Enea, in collaborazione con Fluorsid, azienda italiana impegnata nella produzione di derivati inorganici del fluoro, nell'ambito del progetto denominato Innced e finanziato dal Poc Enea 2019. L'obiettivo è duplice: garantire alta resa e conservare costi competitivi. Dove la resa comprende alti livelli di isolamento termico e acustico, grande resistenza al fuoco e alle sollecitazioni meccaniche. Il tutto grazie a un sottoprodotto del ciclo produttivo dell'acido fluoridrico.

Materiale per neo costruzioni o ristrutturazioni
Il materiale innovativo è nato per l'edilizia ma è utilizzabile anche in altri ambiti.Punto di partenza della ricerca, la necessità di avere prodotti performanti sia per quanto riguarda gli interventi di neo costruzione sia per tutte le opere che hanno a che fare con ripristini o ristrutturazioni. «Nel settore edilizio - premette Piero De Fazio, ricercatore dell'Enea e ideatore del brevetto insieme ai colleghi di un team multidisciplinare composto da Corradino Sposato, Maria Bruna Alba, Andrea Feo e Giorgio Leter dei dipartimenti di Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili e di Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali - sia per edifici di nuova costruzione che per attività di restauro e ripristino, l'affidabilità e l'efficacia di un manufatto dipendono da requisiti tecnici, quali la resistenza al fuoco, la capacità di isolamento termo-acustico, la leggerezza, la resistenza agli urti, non solo quindi dalla prestazione meccanica dei materiali che per lungo tempo è stato l'unico parametro di valutazione».

Il ricercatore ricorda poi che per i materiali «sono importanti anche ulteriori requisiti in termini di sostenibilità ambientale ed economica come la durabilità, la salubrità, il recupero delle risorse e la possibilità di riciclo a fine vita. Nello sviluppo del brevetto abbiamo considerato ognuno di questi aspetti». Per produrre il materiale brevettato, come sottolineano dall'agenzia di ricerca, è stato utilizzato un sottoprodotto del ciclo produttivo dell'acido fluoridrico: «l'anidrite, che costituisce uno dei principali asset di Fluorsid, mentre il miglioramento delle prestazioni energetiche è stato il fulcro della ricerca Enea sui materiali compositi per l'edilizia».

Obiettivo sostenibilità
Una sfida che unisce ricerca ma anche sostenibilità ed efficienza dei materiali. «Il prototipo di materiale innovativo per il settore edilizio - conclude il ricercatore - ha un TRL4, possiede caratteristiche prestazionali allineate e in alcuni casi migliori di quelli dei competitor sul mercato e costituisce la base della collaborazione con Fluorsid, finalizzata a un ulteriore sviluppo della ricerca condotta fino a TRL6, ovvero come tecnologia dimostrata all'interno di un impianto pilota». Un punto di partenza per una collaborazione che, come sottolineano dalla Fluorsid «permette di puntare alla realizzazione, nel prossimo futuro, di un manufatto altamente prestante e sostenibile, ottenuto con forte risparmio di anidride carbonica».

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