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Quale norma prevede che vengano comunicati i dati di consumo ai condòmini?

Nell’articolo del 21 dicembre 2021 pubblicato dal Quotidiano del condominio, dal titolo: “Riscaldamento, i dati di consumo diventano mensili a partire da gennaio 2022” nel corso dell'articolo si dice che «le informazioni di fatturazione o di consumo non potranno più essere fornite ai residenti due volte all’anno come accadeva in precedenza». Gradirei conoscere la norma di riferimento relativa a questa precedente prescrizione.

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di Rosario Dolce

La domanda

Nell’articolo del 21 dicembre 2021 pubblicato dal Quotidiano del condominio, dal titolo: “Riscaldamento, i dati di consumo diventano mensili a partire da gennaio 2022” nel corso dell'articolo si dice che «le informazioni di fatturazione o di consumo non potranno più essere fornite ai residenti due volte all’anno come accadeva in precedenza». Gradirei conoscere la norma di riferimento relativa a questa precedente prescrizione.

A cura di Smart24 Condominio

Il lettore si riferisce alla DIRETTIVA (UE) 2018/2002 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO dell’11 dicembre 2018 che modifica la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, la quale si basa sul principio cardine che «l'energia che costa meno è quella che non si consuma».

La direttiva consta di un “ALLEGATO VII bis”, con cui sono stati stabiliti i requisiti minimi in materia di informazioni di fatturazione e consumo per riscaldamento, raffreddamento e acqua calda per uso domestico.In particolare, al punto 2 dell'allegato, rubricato “Frequenza minima delle informazioni di fatturazione o consumo”, per quel che qui rileva, che: “Dal 1° gennaio 2022, se sono stati installati contatori o contabilizzatori di calore leggibili da remoto, le informazioni sulla fatturazione o sul consumo basate sul consumo effettivo o sulle letture dei contabilizzatori di calore sono fornite agli utenti finali almeno una volta al mese. Esse possono altresì essere rese disponibili via Internet e aggiornate con la massima frequenza consentita dai dispositivi e dai sistemi di misurazione utilizzati. Il riscaldamento e il raffreddamento possono essere esentati da questo requisito fuori dalle stagioni di riscaldamento/raffreddamento”.

Il provvedimento è fondamentale per evitare consumi eccessivi ma soprattutto per quantificare l'esatta portata di quanto si è speso nel corso del mese in riscaldamento, importantissimo in questo momento anche per contrastare il caro bollette.Il percorso di riqualificazione previsto dalla direttiva europea sull'efficienza energetica non si esaurisce qui: dal 1° gennaio 2027, infatti, tutte le proprietà dovranno essere convertite in lettura remota.Come si legge nella direttiva 2018/2002, i contatori non rimovibili e i ripartitori dei costi del calore già installati devono essere dotati di questa funzione o sostituiti da dispositivi leggibili da remoto entro il 1° gennaio 2027

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