Lavori & Tecnologie

Strategia dell’Ue in tema energetico: si punta al raddoppio delle ristrutturazioni edilizie

Favorendo politiche di incentivi nei singoli Stati si conta di intervenire su 35 milioni di edifici entro il 2030 creando 160mila posti di lavoro

di Annarita D’Ambrosio

Va nella direzione indicata dalla Commissione europea la previsione italiana del superbonus 110%. La conferma arriva dalla stretegia pubblicata il 14 ottobre a Bruxelles sul tema «Ondata di ristrutturazioni per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici» con la quale la Commissione punta almeno a raddoppiare i tassi di ristrutturazione nei prossimi dieci anni per ridurre il consumo di energia e risorse negli edifici. L’obiettivo è chiaro:  migliorare la qualità della vita delle persone che vi abitano e li usano, diminuendo le emissioni di gas serra rilasciate in Europa. Ed i numeri prospettici sono molto significativi: entro il 2030 potrebbero essere ristrutturati 35 milioni di edifici e creati fino a 160 000 nuovi posti di lavoro verdi nel settore edile.

I dati disponibili attualmente
Gli edifici consumano circa il 40 % dell'energia e rilasciano il 36 % delle emissioni di gas serra dell'Ue, ma ogni anno solo l'1 % è sottoposto a lavori di ristrutturazione a fini di efficientamento energetico: è perciò indispensabile mettere in campo interventi efficaci per rendere l'Europa climaticamente neutra entro il 2050. Considerato che quasi 34 milioni di europei non possono permettersi di riscaldare adeguatamente le loro abitazioni, le politiche pubbliche che promuovono l'efficienza energetica mediante la ristrutturazione sono anche una risposta alla povertà energetica, un sostegno alla salute e al benessere delle persone vulnerabili e un aiuto a ridurre le bollette dell'energia, scrive la Commissione.

Le dichiarazioni
Il fine ultimo dell’iniziativa è dunque la lotta alla povertà energetica le parole di Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, mentre per la commissaria per l'Energia Kadri Simson «la ripresa verde comincia dalla casa». Annunciata l’intenzione di rimuovere i numerosi ostacoli che oggi rendono la ristrutturazione complessa, costosa e lenta, frenando molti interventi necessari. Saranno proposti modi migliori per misurare i benefici della ristrutturazione, standard minimi di prestazione energetica, finanziamenti Ue più consistenti e maggiore assistenza tecnica, incoraggiando i mutui verdi e sostenendo l'aumento della quota di rinnovabili nel riscaldamento e nel raffrescamento.

Gli interventi previsti
La strategia darà priorità a tre settori: decarbonizzazione del riscaldamento e del raffrescamento; lotta alla povertà e all'inefficienza energetiche; ristrutturazione di edifici pubblici quali scuole, ospedali e uffici. Le azioni principali della strategia consistono nel:

- rafforzare le norme, gli standard e le informazioni sulle prestazioni energetiche degli edifici per fornire al settore pubblico e privato un incentivo più forte a ristrutturare, anche introducendo gradualmente standard minimi obbligatori di prestazione energetica per gli edifici esistenti, aggiornando le norme per gli attestati di prestazione energetica ed estendendo eventualmente gli obblighi di ristrutturazione del settore pubblico;

- assicurare l'accesso a finanziamenti mirati, in particolare attraverso le iniziative faro “Renovate” e “Power up” , semplificare le regole per combinare vari flussi di finanziamento e offrire molteplici incentivi per i finanziamenti privati;

- aumentare le capacità necessarie a preparare e attuare i progetti di ristrutturazione, dall'assistenza tecnica prestata alle autorità nazionali e locali alla formazione e allo sviluppo di competenze per chi occuperà i nuovi posti di lavoro verdi;

- espandere il mercato dei prodotti e dei servizi sostenibili da costruzione, anche integrando nuovi materiali e soluzioni basate sulla natura e rivedendo la legislazione sulla commercializzazione dei prodotti da costruzione e gli obiettivi di riutilizzo e recupero dei materiali;

- creare un progetto interdisciplinare codiretto da un comitato consultivo di esperti esterni tra i quali figureranno scienziati, architetti, designer, artisti, urbanisti ed esponenti della società civile;

- sviluppare soluzioni di prossimità in modo che le comunità locali integrino rinnovabili e digitale e si creino così distretti a energia zero in cui i consumatori diventano prosumatori (ovvero allo stesso tempo produttori e consumatori) di un bene che vendono energia alla rete.

La strategia include anche un'iniziativa per promuovere alloggi a prezzi accessibili per 100 distretti. La Commissione riesaminerà la direttiva sulle rinnovabili nel giugno 2021 valutando se rafforzare l'obiettivo di riscaldamento e raffrescamento da fonti rinnovabili e introdurre un livello minimo di energia rinnovabile per gli edifici.

Contesto
E sotto questo aspetto la Commissione ha chiarito che la crisi del Covid-19 ha fatto emergere prepotentemente l'importanza degli edifici nella nostra vita quotidiana, palesandone anche i punti deboli. Durante la pandemia la casa è stata il centro della vita quotidiana di milioni di europei: un ufficio per i telelavoratori, un asilo o un'aula provvisori per i bambini, un luogo di acquisti o intrattenimento online per molti. Investire negli edifici può dare quell'impulso così necessario al settore delle costruzioni e alla macroeconomia.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©