Lavori & Tecnologie

L’Enertour di Klimahouse fa tappa in condominio: così si aumenta l’efficienza

di Maria Chiara Voci

Immaginiamo un palazzo degli anni 60 o 70 (ma anche più vecchio) , come ne esistono tanti nelle nostre città, suddiviso in una trentina di appartamenti. Ipotizziamo che ci sia la necessità di rifare la facciata e che l’amministratore o il professionista che segue i lavori proponga al condominio, a seguito di una diagnosi energetica, di realizzare in contemporanea un cappotto termico, di rifare parte del tetto e sostituire la caldaia. Costo dell’intervento: 500mila euro, cioè 16.500 euro per famiglia. Questi lavori, grazie ai nuovi ecobonus, possono essere portati in detrazione dalle tasse fino al 75% (in cinque anni) e, con l’apertura di un finanziamento bancario (esistono formule fino da 120 fino a 180 mesi), possono essere suddivisi in rate da poco meno di 140 euro l’una. Per ottenere, in cambio, una riduzione della bolletta anche del 30 o 50%, su un ammontare stimato in 1.600 euro l’anno.

A stilare la proiezione è Manuel Castoldi, presidente di Rete Irene, uno dei principali network di imprese che, in Italia, opera per promuovere la riqualificazione del patrimonio edilizio. Un tema che non è solo al centro dell’agenda politica (come dimostra la decisione dell’ultima legge di stabilità di innalzare il bonus Irpef per chi investe sull’efficientamento delle parti comuni), ma è anche di massima attualità tra gli operatori. Sarà infatti uno dei temi forti al centro degli Enertour di Klimahouse 2017, il programma di visite guidate che, insieme alla fiera, prende il via oggi per condurre cittadini e professionisti alla scoperta di costruzioni e cantieri virtuosi.

In media, secondo stime Confappi-Fna (associazione che riunisce piccola proprietari e amministratori), ogni condominio consuma circa 28mila metri cubi di gas all’anno ed emette 56mila chilogrammi di anidride carbonica in atmosfera. Un risparmio del 30%, moltiplicato per i condomini sul territorio nazionale, che sono circa un milione e per un totale di 27 milioni di unità immobiliari, potrebbe fare una significativa differenza in termini di minor inquinamento.

«Un mercato a portata di mano e che, tuttavia, fatica a decollare, perché il salto da compiere non è tecnico, ma culturale – commenta Stefano Prosseda, coordinatore del cluster edilizia per Idm Alto Adige, agenzia di promozione del territorio, che organizza il programma degli Enertour in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio –. Le tecnologie per fare efficienza ci sono e anche gli incentivi. Il compito di promuovere le azioni spetta, però, agli amministratori, alle aziende e ai progettisti. Gli Enertour vogliono essere un momento per permettere a tutti coloro che lo desiderano di toccare con mano i risultati che si possono ottenere». Fra i sopralluoghi previsti, il cantiere di un condominio sociale a Chiusa, che sarà certificato Casaclima B; il condominio Aurum a Ora, 14 appartamenti ad alta efficienza in CasaClima A; la casa della famiglia Holler a Terlano in CasaClima Nature e la presentazione del progetto di risanamento, cofinanziato dall’Ue, di Sinfonia, che cambierà il volto a 420 alloggi alloggi di edilizia agevolata a Bolzano per un totale di oltre 36mila metri quadrati che saranno risanati.

«Riqualificare sotto l’aspetto energetico l’esistente non significa stravolgerne la forma – spiega Castoldi –. Molti pensano, ad esempio, che le facciate di un edificio d’epoca non possano essere isolate con un cappotto. Tuttavia, esistono esempi di strutture di inizio Novecento, così come è accaduto a Milano in via Volturno su un fabbricato del 1929, dove è stato inserito un cappotto esterno, ma la facciata dal punto di vista architettonico non ha mutato il proprio aspetto». Per chi decide di mettere mano a un risanamento, ci sono inoltre alcune regole da seguire. «La parola d’ordine – continua Castoldi – è integrazione. Non si può e non si deve procedere per singoli interventi. Non è infrequente il caso di condomini che, dopo aver sostenuto interventi di isolamento termico, si ritrovano con caldaie cambiate da pochi anni e sovradimensionate».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©