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Accolto dal Governo l’Ordine del giorno proposto da Recert sugli amministratori

di Giuseppe De Pasquale (presidente Recert)


In questo momento e successivamente anche nella cosiddetta “fase 2”, tra le priorità da affrontare da parte del Governo e del Parlamento deve esserci quella delle attività condominiali, ormai non più procrastinabili.

Come Associazione dei revisori della contabilità condominiale ci preoccupa in modo particolare, oltre all'aspetto sanitario, quello di una possibile mancanza di liquidità da parte degli amministratori che impedirebbe loro di far fronte al pagamento delle forniture e, quindi, ad un probabile blocco dei servizi, salvo non si usino impropriamente fondi di diversa natura che creerebbero successivamente difficoltà importanti nelle ricostruzioni contabili dell'esercizio.

Anche per questo avevamo fatto presentare un emendamento al decreto “Cura Italia”, durante la sua conversione in legge, che prevedeva come affrontare queste ed altre problematiche. Emendamento che è stato trasformato in un Ordine del giorno, recepito dal Governo dopo essere stato approvato da Camera e Senato.

Le proposte avanzate
Non a caso, in deroga al comma 10 dell'articolo 1130, del codice civile, avevamo previsto il rinvio a 12 mesi della redazione e della convocazione dell'assemblea relativa all'approvazione del rendiconto consuntivo 2019 con data di chiusura successiva al 31/07/2019. Passaggio fondamentale per superare anche lo scoglio dell'impossibilità di convocare le assemblee condominiali e per evitare complicate e, poco opportune, riunioni in video conferenza che, a norma dell'articolo 66 delle disposizioni d'attuazione al codice civile, sarebbe impraticabile convocare validamente, non potendo indicare il luogo fisico dell'adunanza.

Altro problema annoso è la riscossione in contanti o con assegni, pratica alla quale, purtroppo, molti amministratori sono avvezzi e che comporta incontrare i condomini per la consegna. In un momento in cui il distanziamento sociale è d'obbligo questo non può e non deve accadere. Per questo avevamo inserito nel testo l'obbligo del solo pagamento diretto sul conto corrente intestato al condominio.

Infine, la possibilità che il mandato dell'amministratore in scadenza venisse prorogato, così come la possibilità, sempre per l'amministratore, di emettere e riscuotere rate condominiali di pari importo all'ultimo preventivo o rendiconto approvato, evitando di paralizzare il flusso delle entrate utili a pagare i fornitori e le utenze.

Dall’emendamento all’Ordine del giorno
Dispiace che il Governo non lo abbia voluto approvare come emendamento già in questo provvedimento preferendo, invece, la sua riformulazione in un Ordine del Giorno poi accolto tramite il sottosegretario al ministero dell'Economia e delle Finanze Laura Castelli.

Il nostro impegno, mirato a portare ad esecuzione il contenuto dell'Ordine del Giorno accolto, sta continuando nell'interesse di tutto il comparto a partire dai condòmini.
Lavoriamo a stretto contatto con alcuni componenti della task force della Presidenza del Consiglio che ha il compito di indicare proposte utili per la gestione della “fase 2” da inserire nel decreto di prossima emanazione.

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