Fisco

Domande e risposte sul superbonus

Risiedo all’estero, sono iscritto all’Aire e avevo intenzione di acquistare una casa di vacanza in Italia. Non essendo contribuente fiscale in Italia, mi chiedevo se posso approfittare del 110%, cedendo il credito d’imposta.

La risposta è positiva. Il superbonus riguarda tutti i contribuenti, residenti e non residenti, che sostengano le spese per l’esecuzione degli interventi agevolati. Questi, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione, possono optare per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto o per la cessione di un credito d’imposta di importo corrispondente alla detrazione ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. Se la persona fisica non residente non ha imposta dovuta in Italia, potrà comunque scegliere una di queste opzioni. (Alessandro Borgoglio)

Ho installato un cappotto condominiale con miglioramento di due classi energetiche, con contestuale rifacimento dell’impianto di riscaldamento a pavimento a pompa di calore. Il rifacimento dei pavimenti rientra nel 110%?

Certamente sì. A fronte dell’isolamento termico del condominio, il riscaldamento a pavimento della singola unità immobiliare rientra nel 110% come intervento trainato. In tal caso anche tutte le spese accessorie per il ripristino del pavimento sono assorbite dalla maggiore aliquota del 110%. (Marco Zandonà)

Per la definizione dei prezzi relativi ai pannelli fotovoltaici e caldaie, l’asseveratore deve comunque fare riferimento al prezzario regionale e solo
in caso non ci sia una corrispondenza utilizzare l’allegato I del decreto Mise?

I criteri a cui deve attenersi il tecnico per verificare i limiti delle agevolazioni sono dettati, per quanto concerne gli interventi di efficienza energetica, dal punto 13 dell’allegato A al decreto Requisiti del Mise. Qui è stabilito che il tecnico abilitato che sottoscrive l’asseverazione allega il computo metrico e assevera che siano rispettati i costi massimi per tipologia di intervento, secondo questi criteri: i costi per tipologia di intervento sono inferiori o uguali ai prezzi medi delle opere compiute riportati nei prezzari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome territorialmente competenti. In alternativa a questi prezzari, il tecnico abilitato può riferirsi ai prezzi riportati nelle guide sui «Prezzi informativi dell’edilizia» edite dalla casa editrice DEI – Tipografia del Genio Civile. Nel caso in cui i prezzari non riportino le voci relative agli interventi, il tecnico abilitato determina i nuovi prezzi in maniera analitica, secondo un procedimento che tenga conto di tutte le variabili che intervengono nella definizione dell’importo, avvalendosi anche dei massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento di cui all’allegato I del decreto Requisiti. In conclusione, solo nel caso in cui nei prezzari locali non vi sia corrispondenza per l’intervento agevolabile, il tecnico dovrà avvalersi del decreto del Mise. (Alessandro Borgoglio)

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