Fisco

Compravendite di fabbricati, il 55% costa meno di 100mila euro

di Emiliano Sgambato

Il 55% degli acquisti di fabbricati (incluse le pertinenze come box e cantine) avviene per una cifra al di sotto dei 100mila euro e nel 56,5% dei casi si richiede l’applicazione dei benefici fiscali prima casa. Dalle statistiche diffuse dal Notariato in occasione del 52esimo Congresso nazionale in corso a Palermo, non è però possibile risalire ai valori relativi alle sole abitazioni (pertinenze escluse) e quindi a quale sia l’esatta quota di mercato riservata agli acquisti della sola prima casa. In altre parole sarebbe scorretto affermare che il mercato immobiliare è composto per oltre il 43% da compravendite di seconde abitazioni.

Tuttavia – anche “scorporando” una quota di pertinenze dal totale degli atti e tenendo presente che non sempre l’acquisto di una abitazione principale coincide con il possesso dei requisiti per ottenere le agevolazioni prima casa – difficilmente i dati diffusi dal notariato sembrano poter essere del tutto compatibili con quel 75-80% del mercato che gli operatori in media attribuiscono alle prime case, soprattutto in questi anni di crisi, dove prezzi in caduta e aumento dell’imposizione fiscale sembrano aver fatto fuggire gli investitori anche in un Paese tradizionalmente affezionato al mattone come l’Italia. Ad esempio, tra le transazioni registrate da Tecnocasa, il 17,6% è classificato come “investimento”, mentre solo il 5,5% risulta seconda casa per uso privato-vacanze.

La classificazione delle compravendite
Scendendo più nel dettaglio delle statistiche notarili –ottenute elaborando i dati in possesso del 92% dei notai in esercizio – nel primo semestre 2017 sono state effettuate 401.432 compravendite di beni immobili, terreni agricoli compresi. Di queste 300.929 hanno riguardato i fabbricati (destinati ad abitazione e locali pertinenziali, cioè box, cantine e posti auto).

È il Nord a trainare il mercato con più del 56% dei trasferimenti immobiliari (in particolare al Nord-Ovest il 34,8%, al Nord-Est il 21,6%), mentre al Centro si registrano il 17,7% degli atti, al Sud 18,1% e nelle isole il 7,7%. «Un dato positivo lo fa registrare il Friuli-Venezia Giulia con un +10,7%, la Valle d'Aosta con un +6,4%, il Trentino-Alto Adige con un +4,4%. Al Centro – si legge in una nota – in controtendenza con il resto delle regioni della zona, si pone l’Umbria con un +7,9%. Anche la Lombardia e il Veneto restano in ambito positivo, rispettivamente con un +2,6% e un +0,7%. La Lombardia si conferma la regione in cui vengono scambiati più immobili con 82.561 trasferimenti pari a 824 trasferimenti ogni 100mila abitanti».

Le compravendite di prima casa tra privati riguardano il 49,6% delle transazioni registrate, nel 26,4% dei casi si tratta di acquisti “seconda casa” tra privati, nel 17,1% di seconda casa da impresa e solo nel 6,9% di prima casa da impresa. Ad acquistare la prima casa è maggiormente la fascia di età compresa tra i 18 e 35 anni: si tratta del 39,5% dei trasferimenti in crescita del 3% rispetto al 2016.
«Anche nel primo semestre 2017 – continua la nota – come nel primo semestre dell’anno precedente, il 55% delle operazioni di acquisto di fabbricati e il 97% degli acquisti di terreni agricoli e l'85% di quelli edificabili rientrano sotto il prezzo di 100mila euro».

Trend positivo per i mutui
Si registra un aumento del 2% «sui nuovi finanziamenti con garanzia ipotecaria su fabbricati, ma resta la propensione ad una certa prudenza e una bassa propensione al rischio del mondo bancario visto che oltre il 70% dei mutui erogati non supera l’importo di 150mila euro». Significativo però anche l’aumento di oltre il 10% per i finanziamenti di importo superiore ai 500mila, «segnale di una timida ripresa dei grandi investimenti», sottolinea il Notariato. Nel primo semestre aumenta anche di circa il 9% l’importo erogato per i nuovi finanziamenti.

Secondo i notai, è secondario il ruolo delle surroghe (anche qui in contrasto con le rilevazioni di molti operatori di mercato): i nuovi finanziamenti ipotecari rappresentano infatti il 78% del totale. La fascia di età più finanziata è quella da 18-45 anni, a cui sono destinati il 70% dei finanziamenti.

Donazioni in calo
«Rispetto al 2016 si rileva un calo generalizzato degli atti di donazione, più netto nel campo immobiliare che in quello dei beni mobili. Resta confermato che queste ultime si concentrano più al Nord». Quanto alle donazioni di immobili , «rimangono stabili le percentuali relative alle donazioni di piena (52,3% nel 2017 e 52,2% nel 2016) e nuda proprietà (17,5% nel 2017 e 17,3% nel 2016)».

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