Condominio

Defibrillatori, incentivi anche per i condomìni

Non si tratta però di un obbligo, da adempiere entro il 2025, come per pubbliche amministrazioni, ma un’opportunità

di Glauco Bissso

E' più facile dotare ogni edifico di DAE, questo l'acronimo del defibrillatore automatico o semiautomatico, per la rianimazione cardiopolmonare. La proposta di legge C. 181, presentata il 23 marzo 2018, unificata con le proposte formulate, è stata definitivamente approvata il 28 luglio 2021 , dalla Commissione Affari sociali della Camera e di prossima promulgazione in Gazzetta Ufficiale. Per i condomìni, non si tratta però di un obbligo, da adempiere entro il 31.12.2025, come per pubbliche amministrazioni, scuole, università, aeroporti, treni, gestori di pubblici servizi e titolari di trasporto pubblico urbano ed extraurbano. È invece un'opportunità, allargata anche ai centri commerciali, agli alberghi, alle società sportive. Gli enti territoriali, Regioni e Comuni, incentiveranno “anche con misure premiali” l'installazione dei DAE. I dispositivi saranno censiti e geolocalizzati con l'implementazione di una “app” che mette in rete i DAE e i soccorritori. Previste campagne di informazione sia nelle scuole che tramite la RAI.

Responsabilità e condominioA sbloccare l'uso dei DAE è l'art.3 c.1, che modifica la legge il comma 1, dell'articolo 1 della legge 120 2001, che permette anche a chi non sia in possesso di formazione specifica nella rianimazione cardiopolmonare di poterli utilizzare. Deve però agire in stato di necessità secondo l'art. 54 del codice penale “costretto dalla necessità di salvare… dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, altrimenti non evitabile”, nel tentativo di prestare soccorso ad una vittima di sospetto arresto cardiaco. I tempi del soccorso devo essere rapidissimi. In cinque minuti, nel caso di arresto cardiaco e blocco della respirazione, si producono danni irrimediabili al cervello. E capita che gli operatori del 118 non possano subito intervenire. Il DAE è sicuro perché prima di erogare la scarica controlla che vi siano positive condizioni d'intervento. Ma se non c'è battito cardiaco occorre che chi interviene sia in grado effettuare le azioni di rianimazione per riattivarlo in modo che il DAE possa poi intervenire ( si veda qui un video molto utile e pratico ).

Indispensabile quindi che la campagna di informazione sia allargata agli abitanti in condominio. Un argomento in più per le assemblee, che potranno anche decidere, di aderire alle proposte degli enti territoriali, con la maggioranza semplice del terzo dei millesimi di cui al terzo comma dell'art.1136 cc., perché nell'abito di programmi a tutela della sicurezza di cui all'art.1135, co.3, del Codice civile in modo da costituire un elemento in più della rete della medicina di prossimità, che il COVID ha fatto scoprire essere essenziale.

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