Condominio

Costi maggiorati con la trasformazione dei contratti individuali idrici in unici condominiali

La Lombardia segua l’esempio pugliese dove è avvenuto il contrario, anche per evitare che l’intero condominio risponda della morosità di pochi

di Vincenzo Vecchio

Ritorniamo a discutere di contatori condominiali per l'acqua. A2A Servizio Idrico, da oltre 4 anni, tenta di trasformare le utenze singole di 28 mila famiglie bresciane in contratti unici condominiali negli edifici con pluralità di unità immobiliari. La conseguenza di questa scelta sarà un aumento dei costi del servizio, in quanto si dovranno far carico della lettura dei consumi rilevati e del relativo riparto. Non solo, ma si scaricheranno sui condòmini in regola con i pagamenti i costi della morosità, delle perdite occulte e della responsabilità della qualità dell'acqua.

Il perchè della richiesta
Le ragioni esposte da A2A Servizio Idrico sono inconsistenti, non esiste nessuna norma che imponga ciò al gestore monopolista. Esistono infatti disposizioni diverse e opposte da parte dell'Autorità (Arera numeri 665/2017/R/idr e 311/2019/R/idr) che danno indicazioni per il passaggio da contatori collettivi a individuali, al fine della responsabilizzazione dell'uso di un bene primario ed essenziale come l'acqua.

L’esempio pugliese
L'autorità Idrica Pugliese (Ente di governo di ambito della Puglia) si è mossa esattamente in senso diametralmente opposto alle scelte di A2A Servizio Idrico: agevola infatti il passaggio da utenze condominiali a contratti individuali.Dal 1° luglio 2021 entra in vigore il regolamento delle utenze idriche adottato con delibera numero 51 del 18 dicembre 2020 e intitolato: « Regolamento per la trasformazione delle utenze idriche condominiali in utenze singole».Si vuole così favorire, con una apposita disciplina, il passaggio dai contatori condominiali a quelli individuali incentivando l'installazione di misuratori per ogni singola unità immobiliare; la lettura dei consumi e la fatturazione saranno a carico dell'Ente acquedotto.

Quindi, dal 1° luglio, è possibile in Puglia evitare la lettura dei consumi e il riparto da parte degli amministratori e la conseguente responsabilità solidale della morosità tra i condòmini.La motivazione addotta dall'ente pugliese nell'adozione del nuovo regolamento è quella « di garantire i singoli condòmini e rispondere ai presupposti legislativi in materia di “riforme del condominio” ed ai relativi indirizzi dottrinali e giurisprudenziali recentemente emanati dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) che considerano la soluzione dei contatori individuali il miglior strumento per razionalizzare i consumi, eliminare gli sprechi, permettere una corretta misurazione e, al tempo stesso, affrontare l'annosa questione della morosità o la risoluzione dei contratti nei casi di persistente morosità».

Considerazioni conclusive
Credo che la motivazione sinteticamente fornita sia chiarissima e ben motivata dal punto di vista giuridico.Il Regolamento, si legge nella nota dell'ente, ha come obiettivo principale quello di assicurare la trasparenza, nel rapporto tra il gestore e gli utenti, nell’ambito del servizio di distribuzione e fornitura dell'acqua potabile e dei servizi ad esso collaterali, diffondendo la consapevolezza di quello che è l'effettivo rapporto giuridico intercorrente fra il condominio, il gestore e, eventualmente, i soggetti che si occupano della lettura dei contatori interni alle utenze raggruppate.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©