Condominio

Nomisma: in diminuzione prezzi e affitti

A Bologna offerta in crescita e domanda raffreddata, il numero di alloggi dedicati alla locazione a breve termine è diminuito tra il 15% e il 20%

di P.Pie.

Chi non ha una casa, fatica ad investire per averla, da comprare o affittare, ma chi ce l’ha, nel tempo della pandemia ha manifestato il desiderio di cambiarla. È questo il dato che si evidenzia dall’Osservatorio Nomisma sul mercato immobiliare bolognese. «La componente da investimento – si legge in una nota– si è ridotta dal 23% al 16% e l’interesse per le seconde case è rimasto invariato. La ricerca di una casa in sostituzione della prima ha portato tale componente a livelli record, pari al 74%».

Nella seconda parte del 2020 l’offerta delle case in vendita a Bologna (prezzo medio per la compravendita di abitazioni libere 2.458 euro/mq) è tornata ad aumentare, complice la necessità di alcune famiglie di monetizzare investimenti in abitazioni secondarie. Mentre la domanda, dopo semestri di crescita costante, si è del tutto raffreddata in attesa di comprendere l’effettivo impatto della crisi. Intanto, i prezzi hanno continuato a contrarsi: quelli delle abitazioni nuove si sono ridotti dello 0,9%, quelli dell’usato dell’1,1%.

Sul fronte della locazione, Nomisma evidenzia come l’offerta di abitazioni fosse pressoché nulla ormai da alcuni anni, mentre nella seconda parte del 2020 la disponibilità è ̀esplosa, per la mancanza di gran parte degli studenti abitualmente residenti in città e per il calo dei flussi turistici. Ecco che il numero di alloggi dedicati alla locazione a breve termine a Bologna è diminuito tra il 15% e il 20% e in molti hanno convertito le proprie abitazioni verso la locazione a lungo termine.

Per il futuro si prevede una ripresa per i primi mesi del 2021, ma a discapito di prezzi e canoni che dovranno diminuire per andare incontro alle mutate condizioni della domanda.

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