Condominio

Uscire dall’emergenza: il mondo della mediazione propone un patto

Rivolto a professionisti, imprese e amministrazioni pubbliche

di Fabrizio Plagenza

La grave crisi che sta stringendosi sempre di più attorno alle imprese ed ai cittadini sta accelerando un processo evolutivo che era già in corso. Sebbene con una difficoltà di approccio culturale, gli strumenti deflattivi delle controversie rappresentano oramai delle importanti realtà in grado di fornire delle risposte e delle soluzioni ai problemi più disparati.

L’obbligatorietà della mediazione
In ambito condominiale ed, in generale, nella materia dei diritti reali, l'utilizzo della mediazione è ormai quotidiano. Se, infatti, l'articolo 5 del Dlgs 28/2010 indica il condominio, tra le materie soggette obbligatoriamente alla mediazione, a pena di improcedibilità della domanda giudiziale, va detto che in questo periodo storico, emerge chiaramente il margine di importanza che la mediazione può e deve avere.

Le difficoltà economiche attuali
Il Covid – 19 ha incrementato le difficoltà, per l'amministratore di condominio, di riscuotere gli oneri condominiali. In ambito locatizio, assistiamo quotidianamente a comunicazioni di sospensione dei pagamenti dei canoni ed a richieste di rinegoziazione delle condizioni del contratto.

Un patto per uscire dalla crisi
Tanti sono i motivi che hanno spinto avvocati, professionisti, imprese e pubbliche amministrazioni a pensare ad un patto, chiamato “Patto Covidexit”: un patto promosso dal mondo della mediazione e rivolto al mondo professionale, imprenditoriale, finanziario, assicurativo e alle pubbliche amministrazioni, per la uscita dalla crisi dell'emergenza Covid-19.

Questi i principi ispiratori :
- la ripresa di tutti i rapporti civili, sociali e commerciali dovrà essere improntata ad uno spirito di coesione, cooperazione e solidarietà
- la risoluzione di tutte le questioni derivanti, direttamente o indirettamente, dall'emergenza Covid-19, sarà ispirata ad un approccio di carattere negoziale, cooperativo e mediativo, da perseguire nell'interesse primario delle parti coinvolte e nel rispetto dei valori umani
- le procedure di rinegoziazione dei contratti e di risoluzione di qualunque controversia dovranno essere espletate in modo da agevolare l'accessibilità da parte di tutti i soggetti coinvolti, anche attraverso strumenti telematici.

Il manifesto pubblicato online
Il Presidente di Unam– Unione nazionale avvocati per la mediazione, Angelo Santi, ha comunicato che è stato pubblicato il «Manifesto della giustizia complementare alla giurisdizione, frutto del lavoro del gruppo di esperti che operano all'interno del Tavolo sulle procedure stragiudiziali in materia civile e commerciale istituito presso il ministero della Giustizia. Il Manifesto è pubblicato al seguente link: https://lnkd.in/dBeKNrz».

Il condominio incubatore sociale
Ricordo le parole del Presidente di Anaci, Francesco Burrelli, il quale definì il condominio un “incubatore sociale”. Mai definizione fu così adatta. Ed in questo periodo storico, come indicato nel Manifesto «la coesione sociale è l'esito tipico della mediazione, la grande sfida del nostro impegno, il presupposto della rinascita anche economica del paese. La pratica della mediazione potrà essere l'antidoto per disinnescare l'inevitabile aggravarsi dei conflitti in un tessuto sociale profondamente lacerato».


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