Condominio

Home restaurant, è guerra giudiziaria tra Montopoli e Home Restaurant Hotel

Dopo la pronuncia sull’obbligatorietà della Scia prosegue il dibattito

di Annarita D’Ambrosio

Dopo un confronto con i suoi legali, Il Comune di Montopoli, in provincia di Pisa, ha deciso di fare ricorso in appello contro la decisione del Giudice di pace del vicino comune di San Miniato che aveva condannato l'Amministrazione per aver imposto la chiusura di un home restaurant sul proprio territorio poiché il titolare non aveva presentato regolare Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia). In particolare, il locale assessore alle attività produttive, in concerto con il sindaco Giovanni Capecchi, hanno riferito in una nota di aver deciso di intraprendere l'azione giudiziaria perché – a loro avviso – si profilano elementi di «concorrenza sleale».

I pareri dell’Autorità Garante della concorrenza e dei mercati

Si rivolgerà, con un esposto, all'autorità giudiziaria – per queste parole –anche Home Restaurant Hotel che, in una nota, richiama il parere dell'Autorità Garante della Concorrenza e dei Mercati che già nel 2017 in occasione della bocciatura dei progetti di legge sull'Home Restaurant (n. 3258 del 28/07/2015 e n. 3337-3725-3807), aveva precisato che «non si può parlare di home restaurant come attività di concorrenza sleale per la ristorazione classica».

L'Autorità ha chiaramente affermato che: «L'insieme dei vincoli e delle limitazioni all'attività di home restaurant … si pone, dunque, fuori dal quadro tracciato dai principi europei della concorrenza e dal citato documento della Commissione sulla sharing economy».

Il parere del Ministero dell’Interno

Il Ministero dell'Interno, con parere del 1° Febbraio 2019 , ha altresì escluso - viene sottolineato - che l'Home Restaurant possa essere ricondotto alla ristorazione classica presentando caratteristiche ben individuate :
1. Lo svolgimento dell'attività in un ambiente non adibito ad esercizio pubblico
2. Il rivolgersi dell'attività ad un tipo particolare di pubblico c.d. “distinto” ossia che arriva all'Home Restaurant solo su prenotazione
3. L'occasionalità dell'attività, il che in mancanza di disposizioni precise di legge deve tradursi nel dato di 3 aperture settimanali.

In ogni caso – sottolinea ancora Home Restaurant Hotel - questo non esclude che gli Home Restaurant, costituendo punti di interesse rilevanti sul territorio, siano soggetti a controllo della Autorità di Pubblica Sicurezza e non siano «attività sommersa» in quanto devono essere segnalati opportunamente alla Pubblica Sicurezza con specifica dichiarazione ex art. 16 del Tulps.

Il presidente di Home Restant Hotel Gaetano Campolo per questo ha concluso che:
«Grazie alla tutela riconosciuta a ciascuno dall'Art. 41 della Costituzione, se un'attività economica non è ancora coperta da una fonte avente rango di legge ordinaria, questa situazione di vuoto normativo non si traduce automaticamente in un divieto di poter avviare l'attività».

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