Condominio

I giovedì di MaiPiùSoli.net: acqua, i consigli per risparmiare

di Glauco Bisso

Per risparmiare davvero bisogna consumare meno. Il rito dell'assemblea annuale diventa tutt'altro che liquido quando si arriva a parlare dell'acqua. Ognuno scruta il proprio e l'altrui consumo ben sapendo che, se la fattura dell'acquedotto è unica, se c'è chi non paga secondo i consumi toccherà a lui pagare. A tenere viva l'attenzione è l'aumento inarrestabile del prezzo che dipende dalle condizioni locali di approvvigionamento, di raccolta, distribuzione e trattamento per la depurazione. Tutto questo finisce nel coefficiente Tetha con il quale l'ARERA autorizza i singoli gestori a determinare la tariffa. Capita così che l'acqua costi 70 centesimi a Milano, quasi Tre euro a Genova: per una famiglia di tre persone che consuma circa 150 metri cubi, una spesa che passa da 105 a 450 euro. L'acqua è dopo il riscaldamento il servizio su cui l'amministratore può più agire per limitare i consumi. Non occorre una legge europea ma semplicemente la volontà di meglio definire il suo ruolo di gestore accorto dei servizi che gli sono affidati.
Contatori “intelligenti”
Negli edifici in condominio sta arrivano la banda ultralarga con la possibilità di poter utilizzare la potenza dell'Intelligenza Artificiale per far interagire tra loro gli oggetti più comuni – l'internet delle cose , internet of things – in modo che la regolazione sia automatica. Ma già oggi basta dotare il contatore dell'acqua di una scheda di trasmissione wifi dei consumi, collegata al un server su internet, che si può realizzare il controllo dei consumi giorno dopo giorno. E questo significa che se c'è una perdita, se si supera il consumo medio per il periodo, se il contatore è bloccato, se è stato manomesso o montato al contrario, il contatore se ne accorge e lo segnala. Niente più letture non effettuate. Verifica dei consumi totali dell'edificio immediatamente confrontabili con quelli dell'acquedotto. Esiste poi la possibilità di associare al contatore intelligente un'elettrovalvola, anch'essa movimentata da batteria al litio, che permette di chiudere l'acqua a chi non paga ma nel rispetto dei 50 litri giorno di minimo vitale.
Tutti vincono
Se con il riscaldamento a contatore gli ultimi piani hanno triplicato i consumi ed i piani terra li hanno raddoppiati ed i piani intermedi dimezzati, questo non avviene con il monitoraggio dell'acqua. La fase successiva è quella più difficile ed è nel cambiamento delle abitudini personali a parità di qualità dei servizi fruiti. Il format con il quale l'amministratore può consigliare come questo sia possibile è scaricabile facendo click qui e per ogni utilizzo sono evidenti i comportamenti che possono far bene all'ambiente ed alla propria tasca. Per i “contatori intelligenti” idrici valgono avvertenze simili a quelli per il riscaldamento: ogni dieci anni la batteria si esaurisce ma conviene sostituire il contatore che, già dopo cinque, comincia ad avere tolleranze di rilevamento oltre il cinque per cento. Privilegiare contatori che trasmettono in chiaro e di tecnologia aperta in modo da non essere legati ad un produttore specifico. Valutare oltre l'apparecchio ed il costo, la qualita del servizio che viene reso dall'impresa che effettua il monitoraggio costante dei consumi, perché è quello che produce i risultati nelle tasche dei proprietari.
Il bollettone
Se la perdita è dopo il contatore è il condominio a pagare. Non c'è amministratore di condominio che non abbia sperimentato cosa significa ricevere il “bollettone” magari dopo che l'ultima lettura era stata rilevata sei mesi fa. In questi casi, anche se la negoziazione con l'acquedotto può conseguire la riduzione della tariffa applicata a quella delle fasce di consumo più contenute la soluzione è integrare questo rischio nella polizza globale fabbricati in modo che, se la perdita perdita si sa scopre sempre dopo, si ha ben prima la certezza di non dover pagare una piccola spesa a fronte di un onere che può essere difficile da sostenere.

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