Condominio

Contratto per l’elettricità, difficile uscire dalla truffa

di Valeria Sibilio

Contratti attivati e non richiesti, una piaga abbastanza ricorrente nel mercato libero della fornitura di energia elettrica. Un raggiro che colpisce indifferentemente le categorie più vulnerabili - come gli anziani - e quelle più eterogenee, come dimostra una recente vicenda che non ha risparmiato un condominio.

La vicenda inizia con una lettera, indirizzata al condominio amministrato da Daniele Tripodi, nella quale una nota società operante nel mercato libero dell’elettricità e del gas comunicava l’attivazione di una offerta, per uso non domestico, per la fornitura condominiale di energia elettrica, susseguente ad un regolare contratto, intestato al suddetto condominio, stipulato con un incaricato dell’azienda. Peccato che il contratto fosse firmato da un perfetto estraneo e non dall’amministratore.

La totale estraneità alla vicenda. manifestata da Daniele Tripodi attraverso una segnalazione scritta inviata alla società di servizi, non trovava un positivo riscontro, non avendo corredato la missiva con il verbale di nomina ad amministratore del condominio per l’utenza in questione. Elemento, questo, che avrebbe portato l’azienda a procedere, con ulteriori analisi, alla possibilità di effettuare l’annullamento del contratto.

Alla fine, dopo un po’ di raccomandate, nel quale si spiegava il raggiro, si avvia la procedura di conciliazione con l’Autorità Garante e si tiene il tentativo di composizione bonaria della controversia, all’esito del quale la società accoglie sia la richiesta di disconoscimento del contratto, in quanto sottoscritto da soggetto privo di rappresentanza del condominio, che la relativa cessazione della fornitura di energia con conseguente rimborso delle fatture già emesse e pagate dal condominio.

La vicenda illustrata rappresenta un paradigma ricorrente nella tipologia delle truffe, sebbene, come dichiarato dal Dott. Tripodi, «quella nella fattispecie fosse piuttosto ben architettata e abbia richiesto un impegno particolare per fermarla sul nascere». Un tipo di raggiro che, secondo l’amministratore, potrebbe essere stato escogitato da un soggetto esterno all’azienda fornitrice – probabilmente un agente freelance - al fine di intascare la propria percentuale sul guadagno inerente il nuovo contratto firmato.

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