Gestione Affitti

Le banche spingono la cessione dei bonus

Prosegue il lavoro dell’Associazione bancaria italiana per facilitare l’utilizzo della cessione dei crediti fiscali legati alle ristrutturazioni

di Giuseppe Latour


Prosegue il lavoro dell’Associazione bancaria italiana per facilitare l’utilizzo della cessione dei crediti fiscali legati alle ristrutturazioni. Dopo che nei giorni scorsi l’Abi aveva pubblicato una circolare , per chiedere agli sportelli l’applicazione di regole più leggere per le verifiche di regolarità edilizia (in linea con la legge), ora ritorna sul tema con un’infografica online di informazione, dedicata proprio alla cessione dei crediti di imposta per tutti gli interventi che rientrano nei bonus casa.

La mini guida è realizzata dall’Abi, in collaborazione con le banche e le associazioni dei consumatori. E spiega come chi effettua interventi di miglioramento o adeguamento degli immobili, diventando titolare di bonus, abbia a disposizione diverse opzioni per recuperare del tutto o in parte le spese sostenute: la detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi diluita nel tempo, lo sconto in fattura da parte dell’impresa che ha realizzato gli interventi o la cessione del credito d’imposta maturato.

Oltre al superbonus, sono cedibili tutti i principali crediti collegati alla ristrutturazione, come l’ecobonus, il sismabonus e il bonus facciate. Per tutti loro l’Abi ricorda i tetti di spesa, le tipologie di pagamenti previste e le scadenze. Fa eccezione, tra gli altri, il bonus mobili, che non è cedibile.

Sono tre gli scenari nei quali conviene valutare la cessione. Quando si ritenga di non avere capienza reddituale sufficiente per recuperare in dichiarazione l’intero ammontare della spesa sostenuta; quando si voglia beneficiare delle agevolazioni senza utilizzare (del tutto o in parte) fondi propri; quando si voglia recuperare in un’unica soluzione l’importo, senza attendere anni.

La cessione richiede il superamento di un’istruttoria, non è gratuita, ma prevede dei costi che si differenziano da banca a banca. Il credito può servire, nel caso in cui si eseguano i lavori con risorse proprie, a ricevere liquidità immediata, senza attendere i tempi di recupero delle detrazioni. Oppure, quando la banca abbia finanziato gli interventi agevolati, il credito serve a garantire il rimborso, del tutto o in parte, del cosiddetto «finanziamento ponte» erogato dalla banca.

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