Gestione Affitti

Affitti brevi, dall’Interno alle Entrate arrivano i dati per prevenire l’evasione fiscale

Stabilite le modalità di trasmissione dall’Interno alle Entrate dei dati per locazioni brevi, imposta di soggiorno e contributo di soggiorno Roma Capitale

di Saverio Fossati

Le maglie si stringono su chi evade le imposte sugli affitti brevi. Con il decreto interministeriale Economia-Interno firmato l’11 novembre 2020 , in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, sono stabilite le modalità di trasmissione all’agenzia delle Entrate dei dati per locazioni brevi, imposta di soggiorno e contributo di soggiorno Roma Capitale.

C’è voluto un anno e mezzo ma questo tassello fondamentale ora va a completare il complicato mosaico delle norme sulle locazioni brevi. Tra l’altro, anche se Airbnb si è sempre rifiutato di operare la ritenuta di legge del 21 per cento, ora sarà facile verificare chi ha pagato le tasse.

L’obbligo per gli host di comunicare alla Ps, sul portale Alloggiati Web, i dati di tutti gli ospiti esiste già da dicembre 2018 per le locazioni inferiori ai 30 giorni. Tuttavia le Entrate avrebbero dovuto ricevere questi dati dall’Interno già da aprile 2019 (Dl 34/2019), proprio per procedere alle verifiche fiscali. Mancava però il Dm attuativo. Ora (o meglio quando finalmente l’Agenzia avrà almeno i dati 2020, cioè entro il 31 gennaio 2021) i nodi verranno al pettine. Le specifiche tecniche indispensabili sono infatti contenute nell’ allegato al Dm dell’11 novembre.

Dal 2021 i dati arriveranno alle Entrate a cadenza mensile entro il mese successivo a quello di riferimento e l’Agenzia li girerà ai Comuni per le verifiche sull’imposta di soggiorno.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©