Gestione Affitti

In tempi di pandemia, affitti brevi convertiti in soggiorni di più lunga durata

Emerge da un’indagine della piattaforma Zappyrent. Anche Booking ha invitato i proprietari ad impostare piani tariffari settimanali e mensili

di Annarita D’Ambrosio

Se il turismo rappresenta uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia anche gli affitti turistici hanno cambiato volto. A conferma di ciò i dati di Zappyrent, la startup tecnologica italiana, nata a marzo 2018, che punta a semplificare il mercato degli affitti a medio-lungo termine.

I dati
Secondo quanto emerso, il calo dell'offerta di annunci a breve termine (case vacanza e b&b) registrato dai grandi player del settore (-37%) è stato compensato nei mesi estivi da un aumento dell'offerta di appartamenti in affitto a medio-lungo termine (+330%). Molti proprietari non più in grado di sfruttare i propri appartamenti affittandoli giornalmente ai turisti hanno optato per locazioni lunghe. Bologna, Milano e Roma le città che hanno visto mutare più velocemente la propria offerta di appartamenti: d'altro canto, sono state proprio le città che hanno sofferto maggiormente il crollo del turismo primaverile, prevalentemente straniero.

I suggerimenti di Booking
A fine agosto anche gli stessi portali di affitti brevi avevano sollecitato i proprietari di immobili a favorire soggiorni lunghi. Booking in particolare suggeriva di impostare piani tariffari settimanali (7 o più giorni) e piani tariffari mensili (28 o più giorni) per invogliare gli ospiti a soggiornare più a lungo. Avere clienti che si trattengono più a lungo - scrive Booking - può aiutare gli host a ridurre le operazioni giornaliere relative all'elaborazione delle prenotazioni, al check-in/check-out e alla pulizia tra un soggiorno e l'altro andando soprattutto incontro alla domanda attuale. La piattaforma invitava poi a favorire prenotazioni last minute e ad investire sulla sicurezza.

Affitti universitari in crisi
Altro segmento che ha risentito della crisi pandemica è stato quello degli affitti universitari. E qui il dato di Zappyrent è significativo, considerando che, sin dalla nascita, alla piattafoma si sono rivolti numerosi studenti. Ora, con i programmi Erasmus trasformati in lezioni virtuali e da remoto almeno per i prossimi mesi, è calato il bisogno di bloccare stanze e appartamenti da parte di studenti anche stranieri.

Si sono ridotti drasticamente, inoltre, le ricerche per i periodi più brevi: quelle della durata di 30 giorni sono passate dal 12 all'8% del totale, mentre quelle per periodi tra 2 e 6 mesi sono scese dal 38% al 23%. Vero boom, di contro, le richieste di durata superiore ai 12 mesi, passate dal 19 al 37% del totale.


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