Lettera di Confabitare al Governo: precisi le modalità di svolgimento delle assemblee in presenza

Lettera al premier Draghi ed ai ministri Lamorgese, Giovannini e Speranza da parte del presidente di Confabitare Alberto Zanni. Facendo riferimento ai decreti legge istitutivi del green pass rafforzato, obbligatorio sui luoghi di lavoro, nel settore privato e pubblico, fino al termine dello stato di emergenza, si precisa che « l'assemblea di condominio, nel momento della sua adunanza, costituisce motivo di possibile “assembramento” di più persone in un luogo che, durante la stagione autunno-inverno, è necessariamente al chiuso, che l'assemblea costituisce “luogo e momento di lavoro” per il solo amministratore, ma nulla è stato previsto nei citati decreti circa le modalità di svolgimento della stessa.

Le problematiche sottolineate
Non è chiaro - scrive Zanni - chi debba e/o possa effettuare il controllo sul green pass: allo stato delle norme, l'unico elemento ipotizzabile è il controllo che dovrebbe svolgere il Presidente dell'assemblea nei confronti dell'amministratore di condominio e di suoi eventuali dipendenti. Null'altro viene ipotizzato ai fini della verifica dei requisiti imposti dai predetti decreti per quanto concerne i partecipanti-condòmini. Questa situazione - aggiunge - potrebbe dar luogo a numerose problematiche d'ordine giuridico e di sicurezza, sia perché potrebbero essere invalidate molte assemblee costrette a riunirsi senza quorum, sia perché la presenza di persone sprovviste di green pass o, peggio, positive, o il tentativo delle stesse di entrare nei locali ove si deve tenere l'adunanza (nel caso anche con la forza) potrebbe comportare rilevanti conseguenze giudiziarie e sanitarie.

Le richieste di Confabitare
Zanni perciò chiede che il Governo voglia adottare ogni opportuno provvedimento interpretativo e/o integrativo ai Dl 172/2021 e 1/2022, al fine di prevedere in capo ai condòmini partecipanti alle assemblee l'obbligo di esibire il green pass ai fini della partecipazione all'adunanza, nonché di precisare a chi spetti la verifica dello stesso ovvero voglia - con apposito decreto o con emendamento a decreto - colmare l'eventuale lacuna legislativa così da garantire le opportune verifiche ed il regolare e sicuro svolgimento delle assemblee di condominio a tutela della salute di tutti.