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Affitto alloggi per gli studenti: le proposte Sunia in vista della ripresa delle attività in presenza

Si precisa in una nota del sindacato inquilini che costi elevati e contratti anomali restano un problema da risolvere

di Redazione

Rinnova l’allarme Stefano Chiappelli, Segretario generale Sunia: «con la ripresa delle lezioni in presenza torna, per migliaia di studenti universitari fuori sede, l'incubo della ricerca di un alloggio a canoni sostenibili». Chiappelli, in una nota, oltre a livelli di costi insostenibili, fa riferimento «ai contratti del tutto anomali, con clausole vessatorie e con imposizione di speciali garanzie che vengono in molti casi proposti, mentre sono ancora troppo insufficienti i numeri dei contratti che rispettano le regole del contratto tipo concordato in base agli accordi territoriali previsti dalla legge 431/1998, nonostante le agevolazioni fiscali e la detrazione Imu prevista per i contratti concordati».

Cosa propone il Sunia
La proposta Sunia «intende sollecitare già dalle prossime settimane azioni coordinate e strutturali per affrontare il problema ed in particolare:
- un forte rilancio della contrattazione e rinegoziazione dei canoni con riferimento al canale concordato degli accordi territoriali sui canoni degli alloggi destinati alla locazione per gli studenti universitari per dare impulso, anche con lo strumento dell'attestazione, a una calmierazione degli affitti, ad una chiara e trasparente tutela contrattuale dei diritti del conduttore, porre un freno alla evasione fiscale che ancora si registra in questo settore;
- riguardo allo stanziamento di 20milioni di euro sul fondo di sostegno all'affitto, legge 431/98 articolo 11, ripartiti tra le regioni con bandi che dovevano essere avviati a marzo 2021, con tempistiche assai complesse, va verificato secondo il Sunia il corretto e puntuale adempimento da parte di enti locali ed enti regionali per il diritto allo studio;
- la necessità di una rapida attuazione e l'utilizzo dei fondi del Dm 566del 30 aprile 2021 del ministero dell’Università a che ha stabilito modalità e tempi per l'affidamento dei lavori di miglioramento degli edifici e le residenze universitarie oggi in stato fatiscente;
- affrontare le problematiche connesse allo stanziamento di 960milioniprevisto dal Pnrr che mira a raddoppiare la dotazione degli alloggi per studenti e che presenta, per come è stato formulato, una impostazione che lascia perplessi per il particolare e centrale ruolo affidato ai privati e ai possibili riflessi in materia di costi per i beneficiari ed alla stessa natura degli insediamenti».