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Appello di Figiac: assemblee solo per motivi urgenti. Difendiamo la salute di tutti i cittadini italiani

Da preferire riunioni da remoto

di Redazione

Gli amministratori di condominio sono preoccupati per la circolazione di notizie fuorvianti che si stanno diffondendo e che rischiano di mettere a rischio la salute dei professionisti e degli stessi condomini in tutto il Paese. Lo ha precisato in una nota Francesco Vittorio Sciubba, presidente nazionale Figiac, Federazione italiana gestori immobiliari e amministratori di condominio.

«Non siamo contrari alla convocazione di assemblee in presenza – la precisazione di Sciubba – ma comprendiamo le difficoltà nel convocarle in sicurezza e le gravi responsabilità connesse a tale organizzazione. Siamo coscienti che le assemblee dovrebbero essere organizzate e convocate solo in casi di urgenza e necessità tali da poter creare pregiudizio al condominio ed ai condòmini amministrati. Tali incontri dovranno essere organizzati tenendo conto di tutti i possibili e necessari accorgimenti dettati dalle norme vigenti, previste per limitare la diffusione del contagio da Covid-19. A tali adempimenti, si aggiungono le gravi responsabilità - civili e penali – in capo sia all'amministratore che al presidente dell'assemblea stessa».

Meglio convocare assemblee da remoto
Avendo a cuore l'incolumità di tutti i partecipanti e sposando appieno le «forti raccomandazioni» dettate dagli organi governativi, Figiac ritiene opportuno limitare gli assembramenti e, per converso, effettuare assemblee possibilmente da remoto. Gli amministratori professionisti sono ben predisposti a sperimentare le assemblee condominiali che prevedano la partecipazione dei condomini in via telematica, nonostante le criticità per la tenuta delle stesse siano rafforzate da una norma che lascia aperte numerose problematiche operative e interpretative. Sciubba ricorda i rischi che gli stessi amministratori potrebbero correre e si appella alla necessaria tutela dovuta alla categoria più a rischio, quella delle persone più anziane, che generalmente sono i maggiori frequentatori delle assemblee di condominio.

Le richieste di Figiac
Sciubba chiede perciò al Governo e alle istituzioni locali di mandare messaggi chiari in tale direzione in un momento in cui il pericolo di contagio è sempre più alto. Bisogna evitare di trasmettere alla popolazione messaggi contraddittori che inducono i condomini a richiedere convocazioni non sempre urgenti, come nel caso, per esempio, dell'ormai noto bonus del 110% per interventi che ancora oggi presentano numerose criticità per la loro applicazione. In tal senso Figiac sollecita un incontro urgente per un confronto sul tema contemperando le esigenze dei condòmini con quelle della salute.