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Smart Working durante il Covid-19

Amministratori di condominio: occhio alle frodi e ai virus attraverso la Mail e la Pec

di Niccolò Maggisano (responsabile Comunicazione e Area Web Apice-Unicondominio)

L'emergenza del Virus Covid-19 sta attraversando tutta la penisola italiana e senza ombra di dubbio ogni amministratore condominiale professionista si trova costretto a dover digitalizzare completamente il suo lavoro nel rispetto dei vari DPCM emanati che impongono, senza alcuna questione di sorta, il tele-lavoro o Smart-Working, per usare l'eufemismo internazionale tanto caro al gergo commerciale di questo periodo storico.
In virtù di ciò, dando abbastanza scontato il divieto di curare rapporti interpersonali tra individui se non con determinate accortezze e cautele, gli strumenti web appaiono quanto mai fondamentali.

I nostri clienti, quindi, come possono comunicare ufficialmente con il proprio amministratore?? Semplice: attraverso la Mail o la Pec, strumenti di facile utilizzo per chiunque ma in essi, a volte, possono nascondersi delle insidie quali i virus che in un attimo riescono a mandare in frantumi il proprio lavoro o, peggio ancora, si può subire un sabotaggio delle proprie credenziali e, dunque, trovarsi con il proprio nome e cognome su chissà quale sito o applicativo e di qualsivoglia genere.

La domanda sorge spontanea: allora come tutelarsi?
Come riconoscere email/pec sospette?
Ci si può proteggere da soli senza correre rischi?
Assolutamente sì!

Andiamo con ordine: cerchiamo di capire, sin da subito, come riconoscerle, guardando inizialmente l'indirizzo di provenienza della missiva e se l'indirizzo vi risulta apparentemente “normale”! A questo punto sarebbe bene controllare attentamente, il testo senza mai premere il link citato e/o scaricare gli allegati contenuti in calce alla posta elettronica anche se dovesse riguardare contenuti credibili come: istituti di credito, cambio password per violazione account o richiesta di documentazione, perché si potrebbe, in questa plausibilità, nascondersi davvero la minaccia su menzionata.
Fate ben attenzione!

L'attenta lettura del testo e la verifica della forma è di fondamentale importanza in quanto spesso gli attacchi informatici della posta elettronica “infetta”, sono generati in lingua inglese e vengono poi tradotti artificialmente per essere trasmessi ed inviati in tutti quei paesi diversi da quelli che abitualmente parlano la lingua inglese, in modo tale che il povero malcapitato di turno ci caschi senza rendersene conto.

Un altro passo importante è il controllo degli allegati che se contengono una delle seguenti sigle: .exe, .dmg, .java, .js o .vba, .scr/.scr.exe, rar.exe, apk/ipa; vuol dire che sono dei “Malware”, o peggio ancora dei “Ransomware” che rappresentano un tipo di virus che limita l'accesso del dispositivo che infetta, codifica i file dell'utente contenuti sul pc (ivi compresi i file gestionali in uso per la gestione dei nostri immobili) chiedendo di pagare poi per riportare i file cifrati in chiaro.
Tali sigle sono facilmente praticabili sia da sistemi Windows che MacOs(Apple) quindi, in caso di ricezione, “non scaricate l'allegato e non provate ad aprirlo” perché quasi con assoluta ed elevata certezza si tratta di uno dei casi di cui abbiamo appena parlato.

Ragion per cui, quando si riceve posta elettronica di questo genere, va cestinata con immediatezza senza badare al contenuto a meno che non aspettiate qualcosa in tal senso.

È necessario essere sempre preparati per prevenire questi spiacevoli eventi attraverso un costante aggiornamento dei software dei vostri computer lavorativi e dei vostri dispositivi mobili, cercando sempre di affiancare ai programmi offerti e già elargiti dal vostro sistema operativo come Windows Defender per Microsoft, Gatekeeper sui dispositivi Mac-Ios di Apple e/o Google Play Protect per i dispositivi Android, qualcosa di efficace che sia presente sul mercato, come il programma Malwarebytes o Adwcleaner, facili da scaricare e facili da usare.

La Tecnologia è ormai la frontiera del presente e del futuro poiché costituisce il progresso di qualsiasi professione ma, soprattutto, costituisce la globalizzazione di cui abbiamo di bisogno. Oggi più che mai attraverso essa possiamo essere distanti ma vicini.