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Cappotto termico anche agli edifici in legno

dalla Redazione

“Isolare gli edifici in legno” è stato il titolo di una sessione particolarmente partecipata a REbuild Riva del Garda. Lo segnala REbuild, che nel suo comunicato racconta: «Ha moderato l'incontro l'ingegner Angela Verdini di Habitech (per l’intervista cliccare qui ) facendo emergere quali sono stati gli input che hanno determinato la costituzione di un Tavolo tecnico prima e di un manuale per la corretta posa dei cappotti in legno poi. “Questo manuale è nato da un lavoro integrato fra aziende e professionisti, sotto il denominatore comune dell'elevata qualità richiesta dai protocolli ARCA, che è il primo sistema di certificazione studiato su misura per gli edifici con struttura portante in legno, un'iniziativa promossa dalla Provincia autonoma di Trento, ormai dal 2016 interamente gestita da Habitech. Il nostro obiettivo è quello di promuovere la cultura della prefabbricazione e gli edifici sostenibili, confortevoli, salubri per gli occupanti, ma, soprattutto, sicuri e durevoli nel tempo”.
L'ingegner Fabio Ferrario di Armalam ha esordito sottolineando come l'edilizia in legno, nonostante la crisi del settore edilizio dal 2009 in poi, ha sempre mostrato una grossa crescita. Nel settore delle costruzioni in legno non c'è mai davvero stata una flessione. “Questo ha portato sempre più l'attenzione di committenti, costruttori e progettisti verso questo sistema costruttivo, che in realtà è abbastanza innovativo e, per molti aspetti, anche poco conosciuto; nel percorso formativo universitario non se ne parla in maniera così approfondita. Ovviamente questo ha determinato una crescente esigenza, sia a livello normativo che etico, di spingersi su prestazioni di edifici sempre più efficienti dal punto di vista energetico, e questo vuol dire costruire dei sistemi-involucro altamente prestazionali”.
Maurizio Benedetti, Technical manager di Caparol, che ha evidenziato come l'esigenza di un manuale per il sistema cappotto in legno non poteva che trovare risposte in Trentino. “Nella mia esperienza di tecnico ho visto tantissime situazioni e, in particolar modo, sulle strutture in legno posso dire che c'è stata e c'è ancora molta sperimentazione. Sono stati fatti degli errori anche piuttosto grossolani e questo ci ha motivato, come azienda, a contribuire a questo tavolo di dialogo con il progettista e con il realizzatore e costruttore della struttura per individuare una metodologia condivisa e funzionante”.
L'architetto Cristiano Tessaro, in rappresentanza del Comune di Trento, nel suo intervento, ha evidenziato l'importanza di progettare correttamente il rivestimento esterno a cappotto su un edificio in legno. “Il legno è un materiale straordinario, a livello di costruzione, però ha le sue peculiarità; non ama molto l'umidità e l'acqua. Il cappotto esterno è la pelle che deve proteggere dagli agenti atmosferici e anche dalle alte temperature estive. Per un'alta qualità costruttiva degli edifici è basilare avere un progetto di dettaglio, che preveda tutti i vari accorgimenti e tutti i vari accessori che un sistema a cappotto deve avere. Altrimenti potremmo avere veramente dei grossi problemi di durabilità degli edifici che, essendo edifici che servono alla collettività, devono avere una vita attesa almeno di cinquant'anni, se non di più”.».