Lavori & Tecnologie

Da Sma i dieci consigli per il settore fotovoltaico

Possibile contenere i costi energetici in maniera significativa

di Davide Madeddu

Con il fotovoltaico un aiuto per superare i rincari del costo energetico e, un contributo, alla difesa dell'ambiente. Perché con l'energia autoprodotta, si può quasi raggiungere l'indipendenza energetica. E se non si arriva al 100%, almeno si riesce a contenere i costi in maniera significativa. A sostenerlo è Valerio Natalizia, amministratore delegato di Sma Italia, che ha tracciato una sorta di mappa su fotovoltacio ed energie alternative. Dai condomini alle imprese. Dall'ad anche un decalogo con i consigli per condomìni e aziende.

Il perché dell'energia rinnovabile
Si parte dal “perché” ricorrere al fotovoltaico: «Perché - chiarisce - è una tecnologia consolidata, affidabile con impianti che funzionano per più di 25 anni e permette la produzione di energia pulita sia che ci si trovi in un condominio sia che ci si trovi in una fabbrica».C'è poi l'aspetto legato all'impatto che l'impianto avrebbe sugli immobili: «I nuovi sistemi hanno una tecnologia poco invasiva, con una grande affidabilità, che non dà sorprese».

Il primo passo
Quindi il primo passo da compiere quando si vuole sperimentare questo tipo di soluzione: «Prima di procedere con l'installazione di un impianto è bene fare una verifica dell'immobile. E individuare quindi il fabbisogno energetico, lo spazio in cui procedere con l'installazione ed eventualmente capire se ci sono le condizioni per dare luogo ad una comunità energetica». Mai affidarsi agli improvvisati. Il primo consiglio, ma da seguire sempre: «L'intera fase di studio, progettazione e realizzazione deve essere affidata a un professionista. Non può esserci spazio per l'improvvisazione».

Cosa serve
Cosa serve per installare un impianto fotovoltaico? «Dipende molto dal livello dei consumi. È chiaro che si procede tenendo conto del fatto che il trend è quello di spostarsi dal gas all'elettrico. Pensiamo alle cucine che dal gas passano a induzione. Oppure le caldaie che vengono sostituite con moderne pompe di calore. Ma c'è anche la possibilità di utilizzare l'energia elettrica per la ricarica delle auto. Quindi prima di procedere è necessario definire quali sono i consumi e le necessità. Sia del singolo sia di un intero condominio».

Le comunità energetiche
Se poi gli spazi di un condominio non sono sufficienti c'è sempre l'opzione comunità energetiche, e la possibilità anche delle pubbliche amministrazioni di cedere gli spazi e adibirli all'installazione di impianti per l’autoconsumo.

I costi e la resa
La forbice parte da 5, 6 mila euro come base per una singola abitazione e può arrivare a decine o centinaia di migliaia di euro per un'azienda. «Il tutto dipende naturalmente dalla necessità e dal fabbisogno, poi dallo spazio e dalla forma del tetto in cui si deve installare. Quanto all'obiettivo di produzione, poi si deve valutare in base alle esigenze»

Intelligenza artificiale
In aiuto arriva poi l'intelligenza artificiale ed, eventualmente, l'impianto di accumulo di energia. «Con l'intelligenza artificiale ora c'è anche la possibilità di programmare l'uso della lavatrice, ma anche della ricarica dell'auto elettrica o di altri elettrodomestici ad alto consumo, quando c'è il picco di energia prodotta da un impianto alimentato attraverso le rinnovabili, perché i sistemi intelligenti permettono di prevedere e programmare quale sarà il momento con la maggiore produzione di energia».

Andamento, agevolazioni, ritorno
Tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022 c'è stata quella che l'Ad di Sma Italia definisce «l'esplosione degli investimenti delle Pmi nell'ambito del fotovoltaico. Un fatto dovuto al rincaro dei costi dell'energia. Quanto alle agevolazioni, sarebbe auspicabile l'introduzione di detrazioni fiscali anche per queste realtà, perché sarebbero uno strumento utile e in grado di garantire un'ulteriore accelerazione».

In merito ai tempi per il rientro dell'investimento, secondo il manager, nell'ambito delle Pmi potrebbero essere in alcuni casi anche inferiori ai tre anni. Per le abitazioni private è un pò superiore «ma comunque vantaggioso, dato che la durata dell'impianto è stimata in circa 25 anni». Si tratta infine di impianti quasi indipendenti. «Possiamo arrivare - conclude Natalizia - ad avere un livello di indipendenza vicino alla totalità perché si tratta di impianti che utilizzano sistemi intelligenti, in grado di ottimizzare i consumi».

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