Lavori & Tecnologie

Energia: arriva la nuova app online per stimare i consumi delle vecchie caldaie domestiche

Si stima che nell'Ue siano installate circa 126 milioni di caldaie, di cui quasi il 60% a bassa efficienza

di Davide Madeddu

Un'app per conoscere e stimare i consumi delle caldaie domestiche. Si chiama Harpa ed è l'applicazione che, con pochi semplici passaggi, è in grado di stimare consumi e classe energetica di vecchi impianti autonomi per il riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria, privi di etichetta energetica. L'app Harpa è uno dei risultati di Harp, acronimo di Heating appliances retrofit planning. Si tratta di un progetto europeo per incentivare l'uso di tecnologie per il riscaldamento efficienti finanziato dall'Unione europea nell'ambito del programma Horizon 2020, che vede coinvolti 18 partner di 5 Stati membri: Italia, Portogallo, Spagna, Francia e Germania. Nel nostro paese il progetto coinvolge l'Enea, Eurac Research di Bolzano e Assotermica nel ruolo di referente nazionale.

L’importanza della sostituzione degli impianti obsoleti
Tra gli obiettivi del progetto, anche quello di informare un potenziale di 1,5 milioni di persone sui vantaggi derivanti dalla sostituzione dei vecchi apparecchi destinati al riscaldamento degli ambienti e alla produzione di acqua calda sanitaria, spesso obsoleti e alimentati a combustibili fossili, con nuovi apparecchi ad alta efficienza.L'applicazione Harpa, è disponibile in rete sia in versione base per i consumatori sia in versione avanzata per i professionisti.

Troppe le caldaie a bassa efficienza in Europa
«Oltre a suggerire un ventaglio di soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato e appropriate alla sostituzione - chiariscono dall'agenzia di ricerca Enea -, Harpa stima i benefici connessi a ciascuna tecnologia in termini di risparmio economico ed energetico e di riduzione delle emissioni di CO2. Inoltre, per sensibilizzare i cittadini sulla sostituzione degli apparecchi esistenti con altri a più alta efficienza, vengono indicano gli incentivi e i meccanismi finanziari disponibili a livello nazionale». Secondo una stima citata dall'Enea, nell'Unione europea ci sarebbero installate «circa 126 milioni di caldaie, di cui quasi il 60% a bassa efficienza (non superiore alla classe energetica C)». E «generalmente il consumatore non è consapevole dell'inefficienza del proprio impianto e quindi del potenziale risparmio energetico e in bolletta, nonché dei benefici ambientali, che si potrebbero ottenere con nuovi apparecchi».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©