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Comunità energetiche: opportunità di nascita di sempre più condomìni green con risparmi in bolletta

Il decreto legislativo 199/2021 recepisce la direttiva europea sulla promozione delle rinnovabili e incentiva le energy community

di Annarita D’Ambrosio

Con l'entrata in vigore dal 15 dicembre, del decreto legislativo 199/2021 che recepisce la direttiva europea sulla promozione delle energie rinnovabili (RED II) e incentiva le comunità energetiche, assisteremo ad una altra forte spinta sulla strada della transizione energetica? È la domanda a cui ha provato a rispondere Ircaf Centro Studi, che in un webinar del 14 dicembre ha messo a confronto vari attori della filiera.

Le previsioni del Dlgs 199/2021
Un tema, quello delle energy community, quanto mai importante ha ricordato in apertura di lavori il presidente dell'istituto Mauro Zanini, in un momento di aumenti così consistenti dei costi dell'energia - ha detto. Dal ricercatore Marco Orladini un completo excursus sulla situazione di fatto. Le comunità energetiche sono disciplinate dal Titolo IV, Capo I, articoli 30-33 del Dlgs 199/2021. Leggiamo nel testo del decreto che i clienti finali (consumatori di energia) hanno diritto di organizzarsi in comunità energetiche rinnovabili con l’obiettivo principale di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi soci o membri o alle aree locali in cui opera la comunità e non quello di realizzare profitti finanziari.

La comunità è un soggetto di diritto autonomo e l’esercizio dei poteri di controllo fa capo esclusivamente a persone fisiche, Pmi, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, come detto, e quelli del terzo settore e di protezione ambientale. Attualmente le Cer attivate sono 20, quelle in progetto 7 e i gruppi di autoconsumo collettivo sono 4, secondo dati di Legambiente del maggio 2021.

Come si costituisce una Cer
Per costituire una Cer occorre sviluppare un progetto che comprenda lo studio di fattibilità, il modello Cer (tipo di organizzazione e statuto), la campagna informativa e di adesione, la realizzazione impianti e l'avvio, infine le modalità gestionali. Necessario, suggerisce Ircaf, il supporto delle associazioni operanti sul territorio, gli sportelli dell'energia, le associazione dei consumatori, ambientaliste e di quartiere, come quelle di amministrazione condominiale.

L'articolo 21 del decreto RED II si occupa nello specifico del modello di autoconsumo collettivo nei condomìni, ampliando i limiti che riguardano: i perimetri, i membri e la taglia degli impianti. Nel caso dei condomìni, l'autoconsumo si inserisce in una condizione favorevole in cui esiste una comunità sociale ed un amministratore di condominio che gestisce i rapporti tra i membri auto consumatori ed i soggetti terzi e controlla l'impianto.

Le anticipazioni di Arera, Enea e Gse
Durante il webinar Ircaf, Andrea Galliani, vicedirettore Direzione mercati e sostenibilità ambientale di Arera ha anticipato che il regolamento delle Cer a cui si sta lavorando è quello che si sta attualmente sperimentando, integrato dalle novità introdotte dal decreto. Si valorizza l'autoconsumo esteso reale guardando sempre più ai benefici dell'autocosumo non solo su reti di bassa tensione. Secondo dati Enea riferiti da Mauro Annunziato, direttore Divisione smart energy Enea sono circa 700 i progetti in cantiere fermi perché si attendevano delucidazioni sulla costituzione delle Cer. Una conferma del grande interesse arrivata anche da Luca Barberis, direttore Dipartimento efficienza energetica Gse, secondo il quale però la concomitanza dei benefici del superbonus ha indotto molti privati soprattutto, a non guardare alla costituzione di Cer, ma a deliberare lavori di miglioramento energetico legati più al 110%.

L’arrivo di fondi
Non da ultimo resta il tema economico. Il senatore Gianni Pietro Girotto, presidente Della Commissione industria del Senato ha confermato che si sta lavorando per istituire fondi di garanza a beneficio dei soggetti che vogliono costituire Cer. «Questo ancora manca al momento: una garanzia pubblica - ha detto - Ci sono 2 miliardi nel Pnrr ma solo a beneficio di Comuni al di sotto dei 5mila abitanti. Bisogna lavorare – ha sollecitato - anche sulla comunicazione e formazione prevedendo che consulenti Enea e Gse spieghino in incontri negli enti pubblici i benefici dell'energia condivisa».

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