Lavori & Tecnologie

Energia: i consigli Enea per ridurre i consumi dei condizionatori

Con l'inizio della stagione estiva Enea fornisce una serie di indicazioni per raffrescare le proprie abitazioni in modo efficiente

di Davide Madeddu

Dalla climatizzazione al comfort, passando per il risparmio in bolletta e la salvaguardia dell'ambiente. Sono i suggerimenti e accorgimenti dell'Enea per l'utilizzo dei condizionatori durante la stagione estiva (https://www.efficienzaenergetica.enea.it/). Perché, con la temperatura che aumenta, si rende necessario utilizzare apparecchi per rinfrescare gli ambienti domestici.

Classe energetica
Punto di partenza per arrivare a una diminuzione dei consumi ed evitare sorprese in bolletta, è la scelta del condizionatore. «Indipendentemente dalla tecnologia, sono sempre da preferire i modelli in classe energetica superiore alla A in quanto, oltre a una riduzione delle emissioni di Co2 in atmosfera, consumano molto di meno - chiarisce l'agenzia di ricerca nei consigli - Il consumo energetico annuo indicato sull'etichetta energetica è relativo a 1400 ore di funzionamento in modalità riscaldamento e 350 in modalità raffrescamento a cui è sommato il consumo di energia in altre modalità quali lo standby. Scegliendo ad esempio un modello in classe “A+++” potremo spendere per l'energia elettrica circa il 30 - 40% di meno di quanto spenderemmo con un modello di classe “B”».

La scelta della tecnologia
In un condizionatore con sistema di controllo inverter, la velocità di rotazione del compressore viene regolata costantemente e questo «permette di avere prestazioni ottimali in qualsiasi condizioni di impiego adeguando la potenza frigorifera e termica erogata all'effettiva necessità». Per gli esperti dell'Enea «questi modelli, particolarmente funzionali quando si prevede di tenere accesa l'aria condizionata per molte ore di seguito, costano di più rispetto a quelli dotati di tecnologia on-off ma il consumo energetico e la rumorosità sono minori, a fronte di un maggior comfort all'interno degli ambienti serviti».

Gli incentivi
Quando si decide di acquistare un climatizzatore a pompa di calore, se destinato a sostituire integralmente o parzialmente il vecchio impianto termico, è possibile beneficiare di un incentivo. In questo caso è possibile scegliere tra: bonus casa, ecobonus o conto termico 2.0 (https://www.efficienzaenergetica.enea.it/detrazioni-fiscali.html).

L'installazione
Poiché l'aria fredda tende a scendere mentre quella calda a salire il consiglio è, durante l'installazione, di collocare il climatizzatore nella parte alta della parete. «Occorre assolutamente evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l'effetto-barriera blocca la diffusione dell'aria fresca».Non raffreddare troppo l'ambiente e attenzione all'umidità.«La normativa prevede che durante la stagione estiva la temperatura interna non deve scendere sotto i 24-26 gradi centigradi ma, il più delle volte, due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono già sufficienti - suggerisce l'Enea - Spesso per scongiurare la sensazione di caldo opprimente può bastare l'attivazione della funzione “deumidificazione”, in quanto l'umidità presente nell'aria fa percepire una temperatura ben più elevata di quella reale».

Ogni stanza ha bisogno del suo climatizzatore
Un altro consiglio è quello di evitare l'installazione di un potente condizionatore in corridoio ma montarne uno in ogni stanza. Tra gli altri consigli, anche per una riduzione dei costi oltre che per mantenere l'ambiente fresco, c'è quello di tenere chiuse porte e finestre. «Il climatizzatore raffresca e deumidifica l'ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l'umidità all'esterno - chiariscono gli esperti -L'ingresso nella stanza di “nuova” aria calda obbliga l'apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l'umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia».

I tubi esterni
I tubi esterni del circuito di refrigerante presenti all'esterno dell'abitazione devono essere coibentati e isolati termicamente per evitare “dispersioni”. Assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie. Usando il timer e la funzione ‘notte' è possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell'apparecchio e aumentare il comfort. La funzione “notte” o “sleep” regola, nelle ore notturne, la temperatura ambiente in modo da rispondere alla variazione della temperatura corporea.

Pulizia e manutenzione
I filtri dell'aria e le ventole devono essere ripuliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché si tratta del luogo dove più di frequente si annidano muffe e batteri dannosi per la salute, tra i quali il batterio della legionella che può essere mortale. È importante inoltre controllare la tenuta del circuito del gas. Chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell'edificio è il primo passo utile per valutare lo stato dell'isolamento termico di pareti e finestre e l'efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare valutandone il rapporto costi-benefici.

I vantaggi
«Oltre ad abbattere i costi per la climatizzazione estiva degli ambienti anche fino al 40%, gli interventi sono ancora più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, - suggerisce il decalogo -l'ecobonus, che consente di detrarre dalle imposte Irpef o Ires dal 50 all'85% delle spese sostenute a seconda della complessità dell'intervento e il superbonus, con cui l'aliquota di detrazione sale al 110%».

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