Lavori & Tecnologie

Da Enea/Aess e Università di Bologna il vademecum intitolato «La comunità energetica»

All’interno una attenta analisi dei benefici dell’autoconsumo

di Davide Madeddu

Le comunità energetiche per avviare la transizione ecologica. E allo stesso tempo ottenere risparmio in bolletta, guadagno sull'energia prodotta, il tutto a basso impatto ambientale. A spiegare tutti gli aspetti legati a questo fenomeno è il vademecum, intitolato «La Comunità energetica» realizzato dall'Enea in collaborazione con l'Agenzia per l'energia e lo sviluppo sostenibile di Modena (Aess) e Università di Bologna.

L'obiettivo della pubblicazione, scaricabile gratuitamente, è «illustrare il mondo delle comunità energetiche come strumento di transizione ecologica e di contrasto ai cambiamenti climatici, in grado di favorire un approccio più consapevole nel processo di produzione, gestione e scambio dei flussi energetici, con la possibilità da parte del cittadino di agire non da mero consumatore, ma da protagonista».

I contenuti del volume
All'interno poi le risposte alle domande: «Cos'è una comunità energetica; Dove sono le Comunità energetiche quale supporto per la comunità» e «chi fa la comunità energetica». «Un cittadino, un condominio, una Pubblica amministrazione o un'impresa che scelga di autoconsumare l'energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico - si legge - accede ad una serie di vantaggi economici». Si passa dal Risparmio in bolletta, «più energia si autoconsuma direttamente e più si riducono i costi delle componenti variabili della bolletta (quota energia, oneri di rete e relative imposte)», al Guadagno sull'energia prodotta: «produrre energia con un impianto fotovoltaico può rappresentare una fonte di guadagno grazie ai meccanismi incentivanti».

Poi ci sono le Agevolazioni fiscali (detrazioni o superammortamento). In questo caso previsto il «recupero del 50% dei costi di realizzazione per i privati che realizzino un impianto fotovoltaico sul tetto di un edificio. Per le imprese è previsto il superammortamento del 130% del valore dell'investimento». Spazio anche alla spiegazione dei benefici ambientali di una comunità energetica su fonti rinnovabili. «Secondo le stime più recenti, in Italia una famiglia tipo consuma circa 2.700 kWh di energia elettrica all'anno e con un impianto fotovoltaico si eviterebbero le emissioni di circa 950 kg CO2/anno corrispondenti all'attività di assorbimento di circa 95 alberi».

Le comunità energetiche attive in Italia
All'interno poi una mappa delle comunità presenti in Italia e nello scenario internazionale e offre una panoramica delle tecnologie esistenti oltre che un focus sulla povertà energetica e un decalogo con le parole chiave.La pubblicazione, come chiariscono dall'Enea è stata sviluppata nell'ambito del progetto Geco (Green Energy COmmunity), finanziato dal fondo EIT Climate-KIC, coordinato da Aess e di cui l'Enea è partner assieme all'Università di Bologna, «con l'obiettivo di favorire il coinvolgimento della popolazione e dare vita a una comunità energetica nel quartiere Pilastro-Roveri di Bologna».

«L'iniziativa si ispira ai concetti di smart city ed economia circolare per contrastare la povertà energetica - chiariscono dall'Enea - e si basa sull'uso condiviso dell'energia e delle fonti rinnovabili per favorire la riduzione delle bollette dei cittadini e le circa 900 aziende che operano nell'area attraverso un mix di fonti rinnovabili, generazione distribuita, stoccaggio di energia e ottimizzazione dei consumi».

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