Lavori & Tecnologie

Decreto 110%: trasmittanza con valori più bassi ma i costi dell’opera aumentano

Si ha un aumento per l’utente finale di qualche euro al metro quadrato per centimetro di spessore

di L. R.

Il decreto sui requisiti ecobonus contiene i nuovi valori limite che devono essere garantiti dagli elementi edilizi riqualificati o sostituiti in seguito ad interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, sia in caso di aliquota “ordinaria”, sia in caso di aliquota maggiorata al 110 per cento. Il parametro che viene indicato per garantire l’accesso alla detrazione è la trasmittanza termica, calcolata per l’involucro opaco o trasparente. I valori limite sono forniti in funzione della zona climatica in cui si trova l’edificio: l’Italia è infatti suddivisa in sei zone climatiche, dalla A (la più calda) alla F (la più fredda), e la prestazione attesa per fruire degli incentivi è incrementata nei territori appartenenti alle zone con clima più rigido.

La trasmittanza è migliore se il valore è più basso: indica, infatti, quanto calore attraversa una superficie in presenza di una differenza di temperatura, e quindi un valore più alto indica una maggiore dispersione termica.

L’aumento della resistenza termica comporta il miglioramento della trasmittanza e un incremento dello spessore della parete e dei costi di realizzazione. Ad esempio, partendo da una parete a cassa vuota con trasmittanza pari a 1,2 W/m2K, per un edificio collocato a Milano (zona climatica E), qualora si voglia godere delle detrazioni, il decreto sui requisiti ecobonus prevede il raggiungimento di un valore di 0,23 W/m2K.

Questa prestazione è raggiungibile attraverso l’applicazione di un “cappotto” che, realizzato con un materiale con una bassa tendenza a trasmettere il calore (numericamente, supponiamo una conduttività termica pari a 0,03 W/mK), consente un incremento di resistenza termica: con 10 cm si arriva così a una trasmittanza finale di 0,21 W/m2K.

Incrementare lo spessore del cappotto impatta sui costi: mediamente, considerando il solo prezzo di fornitura, si ha un aumento per l’utente finale di qualche euro al metro quadrato per centimetro di spessore: nei casi visti sopra, avremmo un incremento di 4-5 euro al metro quadrato passando dalla soluzione con spessore 10 alla soluzione con spessore 12.

Da un punto di vista operativo, non ci sono grosse variazioni tra un “cappotto” più spesso e uno meno spesso: le lavorazioni richieste sono le stesse. Tuttavia, all’aumentare dello spessore del cappotto, si ha un incremento del peso che grava sulla parete: soprattutto se “a cassa vuota”, potrebbe essere non sufficientemente robusta per sopportare il peso aggiuntivo. In tal caso, si può ottenere lo stesso risultato attraverso un insufflaggio aggiuntivo e complementare al “cappotto” esterno. Altro problema generato dall’incremento del cappotto è la riduzione degli spazi su balconi o sugli spazi che sono delimitati dalle pareti riqualificate: in tal caso, gli utenti dovranno scegliere tra un minor consumo di energia e un minor spazio a disposizione.

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