Lavori & Tecnologie

Cablaggio degli edifici. Si può partire secondo Arera

Le bozze di contratto saranno sottoposte entro pochi giorni agli amministratori di condominio

di Glauco Bisso

Partono i lavori di cablaggio degli edifici. Lo conferma a Il Sole 24 ore - Quotidiano Condominio, l'Autorità di regolazione per energia reti ed ambiente (Arera) che definisce la delibera 12 novembre 2019 467/2019/R/eel «valida e sufficiente perché le cose possano andare avanti».

I tempi
Entro pochi giorni il deposito delle bozze di contratto che verranno sottoposte agli amministratori di condominio. E il Cei sta lavorando per definire le linee guida. Anche se slitteranno alla fine del 2020, i lavori potranno partire ugualmente, perché verrà applicata la norma 64-8, ora in vigore, per gli impianti a bassa tensione.

Cablaggio strategico
Niente efficientamento energetico degli edifici, né comunità energetiche, né mobilità elettrica e neppure un semplice impianto di raffrescamento a pompa di calore saranno possibili, se le colonne montanti non sono adeguate. Lo sono veramente se consentono lo scambio bidirezionale di energia perché l'utente può diventare non solo consumatore ma anche produttore, nodo di una rete diffusa sul territorio. Nell'integrazione tra i contributi ottenibili dalla delibera dell'Arera 467/2019 e quanto può invece risultare dall'applicazione del superbonus al 110% che può nascere un nuovo modo di vivere l'edificio.

Primi passi
Attori della sperimentazione dell'ammodernamento delle colonne montanti sono i gestori che dovranno censire tutti gli edifici. Ma la richiesta di visionare lo stato degli impianti, per individuare come coordinare gli interventi, può provenire anche dall'amministratore di condominio. Di qui una stima dei lavori e del contributo. Uno degli schemi possibili é che il condominio, per il tramite dell'amministratore, faccia realizzare un proprio preventivo dei lavori e, alternativa all'esecuzione del gestore, sappia dal gestore quanto, a lavori ultimati, verrà corrisposto per poi sottoporre il risultato all'assemblea.

Sono esclusi dagli interventi gli impianti realizzati prima del 1975, inclusi quelli realizzati tra il 1970 e il 1985 se presentano criticità, esclusi quelli successivi oltre agli impianti già centralizzati perché la colonna montante, in questi casi è di proprietà del condòmino. Se l'adeguamento non si fa, perché il condominio dice no, il gestore può rifiutare in futuro di aumentare la potenza. Per questo occorre che l'amministratore chieda al gestore i sopralluoghi necessari. Nei prossimi giorni le forms per le richieste saranno disponibili presso i siti dei gestori.

Quanto mi costi: gli esempi concreti
Alcuni esempi operativi direttamente da Arera:
«colonna montante che viene mantenuta (cioè i contatori rimangono negli appartamenti o al piano) e che si sviluppa su quattro piani, con tre utenti per piano, con rifiniture di basso pregio e 20 metri di scavo nel giardino condominiale. In tal caso il rimborso massimo ammonta a 11.500€. Se il condominio spende 10.000€ per le opere edili (esempio: 2.000€ di materiali e 8.000€ di mano d'opera) il rimborso sarà pari a 10.000€. Se il condominio spende 15.000€ per le opere edili (esempio: 3.000€ di materiali e 12.000€ di mano d'opera) il rimborso sarà pari a 11.500€.»
Altro esempio:
«Colonna montante in cui per accordo tra distributore e condominio, oltre all'ammodernamento i contatori vengano centralizzati; la colonna montante si sviluppa su cinque piani, con due utenti per piano, con rifiniture di medio pregio e 10 metri di scavo nel giardino condominiale. In tal caso il rimborso massimo ammonta a 16.000€. Se il condominio spende 13.000€ per le opere edili ed elettriche (esempio: 1.500€ di materiali edili e 8.500€ di mano d'opera “edile” - esempio: 1.000€ di materiali elettrici e 2.000 di mano d'opera “elettrica”) il rimborso sarà pari a 13.000€. Se il condominio spende 17.500€ (esempio: 2.500€ di materiali edili e 9.000€ di mano d'opera “edile”; esempio: 1.500€ di materiali elettrici e 4.500€ di mano d'opera “elettrica”) il rimborso sarà pari a 16.000€.» Per aderire alla sperimentazione c'é tempo sino al 31 dicembre 2022 ma aspettare proprio non conviene.

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