Lavori & Tecnologie

Decreto energia: fatturazione sui consumi effettivi e informazioni ai consumatori

Il CdM n. 32 del 25 febbraio ha approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2018/2002 che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica.

di Ivan Meo - Maurizio Tarantino


Il Consiglio dei Ministri n. 32 del 25 febbraio ha approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2018/2002 che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica.
Di seguito una sintesi dello schema del decreto.

Risparmio energetico
L'obbiettivo del provvedimento è estendere l'obbligo di risparmio energetico al 31 dicembre 2030 e oltre, imponendo nel periodo nuovi risparmi pari ad almeno lo 0,8% dei consumi medi di energia finale realizzati tra il 2016 e il 2018, già inseriti nel Piano Nazionale Integrato per l'energia e il clima.

Criteri di contabilizzazione e fatturazione
La direttiva mira a promuovere una fatturazione basata sui consumi effettivi in ambito condominiale, dando rilievo ai temi della contabilizzazione e alla ripartizione delle spese. A questo scopo occorre differenziare i consumi relativi all'energia termica, diversificandola da quelle di gas ed elettricità.

Criteri per l'uso domestico
La Direttiva favorisce la diffusione di informazioni utili per il risparmio energetico per il riscaldamento e il raffrescamento degli immobili. Da qui, l'indicazione da parte dello schema di decreto dei requisiti minimi in materia d'informazioni sulla fatturazione e sul consumo per il riscaldamento, il raffreddamento e l'acqua calda per uso domestico.

Contatori e sotto contatori leggibili da remoto
Al fine di implementare le attuali disposizioni per la misurazione e la fatturazione dei consumi energetici, è stato disposto l'impiego di contatori e sotto-contatori leggibili da remoto partire dal 25 ottobre 2020. L'obbligo sarà esteso anche ai dispositivi esistenti entro il 1° gennaio 2027.

Riqualificazione energetica degli edifici della PA centrale
Per la riqualificazione energetica degli edifici della PA centrale, lo schema del decreto dispone lo stanziamento di più fondi fino al 2030, portando da 30 a 50 milioni annui la quota proveniente dalle aste CO2.

Esoneri e finanziamenti per le imprese
Ricorrendo al Fondo nazionale per l'efficienza energetica,il provvedimento in esame prevede la possibilità di concedere finanziamenti a fondo perduto per le imprese al fine di aumentare gli investimenti di capitali privati nell'ambito dell'efficientamento energetico. Infine, per le grandi imprese con consumi energetici annuali estremamente bassi è previsto l'esonero delle diagnosi energetiche.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©