Lavori & Tecnologie

Efficienza energetica, il Mise indica come spendere 500 milioni di finanziamenti

di Rosario Dolce

Con Decreto del 10 luglio 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 luglio, il ministero dello Sviluppo Economico ha stabilito le “Modalità di attuazione dell'intervento a sostegno delle opere di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile realtà dai comuni” di cui all'articolo 30 Decreto legge 30 aprile 2019 n. 34 recante “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di urgenza”, convertivo, con modificazione, dalla legge 28 giugno, n 58.
I contributi assegnati ai Comuni ammontano complessivamente a 500 milioni di euro e variano in funzione del numero dei residenti. Si va da un contributo di 50.000 euro per i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti a un contributo di 250.000 euro per i Comuni che hanno più di 250.000 abitanti.
I fondi saranno destinati a finanziare opere pubbliche per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico, tra cui quelli volti a migliorare l'illuminazione pubblica e/o il fabbisogno degli edifici pubblici, previa installazione di isolamento termico dell'involucro edilizio, ovvero previa realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e/o sviluppo territoriale sostenibile (vanno annoverati, in tal caso, tra le opere ivi comprese i sistemi di mobilità sostenibile, nonché quelli di adeguamento e messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale, ovvero ancora quelli volti all'abbattimento delle barriere architettoniche, eccetera).
Le opere finanziabili, tuttavia, devono rispondere a dati requisiti: esse, intanto:
1) non devono aver già ottenuto un finanziamento a valere su fondi pubblici o privati, nazionali, regionali, provinciali o strutturali di investimento europeo;
2) devono poi essere aggiuntive rispetto quelle già programmate sulla base degli stanziamenti contenuti nel bilancio di previsione di cui all'anno 2019;
3) soprattutto, devono essere avviate entro e non oltre il 31 ottobre 2019 (per avvio, in tal caso, viene inteso l'inizio dell'esecuzione dei lavori, coincidente con la data di aggiudicazione definitiva del contratto d'appalto).
È stato previsto che l'erogazione del contributo avverrà in due quote: la prima, pari al 50% del contributo assegnato, a seguito della verifica da parte del Ministero del rispetto del termine di inizio lavori, mentre il saldo, pari alla differenza tra la spesa effettivamente sostenuta per la realizzazione del progetto e la quota già erogata, è corrisposto solo a seguito del collaudo dell'intervento realizzato.

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