Lavori & Tecnologie

Il verde sul tetto fa risparmiare energia e tasse

di Valeria Sibilio

Tutti pazzi per i “Green Roof”. La tendenza a ricoprire il tetto di un edificio, parzialmente o completamente, di vegetazione è osservata, dall'architettura moderna e sostenibile, con un interesse sempre più crescente. Popolari in molti Paesi, dalla Germania all'Australia, passando per la Danimarca e gli Stati Uniti, le coperture piantumate si stanno imponendo come un valido alleato contro il riscaldamento globale, oltre ad apportare molteplici benefici in termini di efficienza energetica. Un apprezzamento che recenti ricerche di mercato hanno quantificato in un incremento economico del mercato dedicato, in dieci anni, pari a più del doppio degli attuali 699,6 milioni di dollari.
Non si tratta di una infatuazione passeggera. L'inserimento dei tetti verdi nel paesaggio urbano è al centro di studi e progettazioni mirate ad un maggior beneficio in tema di efficienza ambientale. Grazie al loro effetto isolante, contribuiscono a ridurre l'energia necessaria per riscaldare un condominio in inverno e rinfrescarlo nel periodo estivo, fungendo come una sorta di cappotto verde che abbatte la temperatura del lastrico solare e riduce il flusso di calore verso l'interno dell'abitazione. Il tutto con unrisparmio tra il 20 ed il 30% sugli oneri di climatizzazione, migliorando l'isolamento termico degli ultimi piani delle abitazioni. Uno straordinario effetto positivo se si considera che tetti e terrazzi coprono un quinto della superficie totale urbana.
Rispetto alle coperture tradizionali in cemento, pietra o laterizio, i green roof producono decisivi effetti nel limitare le alluvioni urbane causate da reti di drenaggio insufficienti, riducendo il ruscellamento fino all'80% durante i nubifragi e contribuendo a ridurre la pericolosità di eventi meteorologici estremi, ormai divenuti frequenti negli ultimi anni.
Non solo efficienza energetica, ma anche estetica. I green roof riducono le radiazioni elettromagnetiche, gli effetti delle isole di calore, migliorano l'acustica delle città senza deturpare, se ben inseriti, il paesaggio urbano, oltre ad offrire, favorendo la biodiversità, un sito agli uccelli per nidificare. Senza contare che sui tetti verdi si può anche coltivare la verdura o la frutta. Una svolta nella concezione dell'urbanistica che ha portato il liceo scientifico “Giovanni Keplero” di Roma a vincere il Premio Internazionale “EcotechGreen” per aver ideato la creazione di un tetto verde sul proprio istituto.
Una svolta ambientale ed ecosostenibile con apprezzabili risvolti in termini economici. Grazie al “bonus verde” è possibile ottenere, per la realizzazione di un tetto verde, una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute calcolate su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, considerando, inoltre, che, per l'Agenzia delle Entrate, tra le voci rientrano anche la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, di unità immobiliari e la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

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