Lavori & Tecnologie

Proposta di legge: un fondo detraibile per il risparmio energetico

dalla Redazione

Una proposta di legge (Ac 4159) , presentata da Stella Bianchi (Pd, membro della commissione Ambiente della Camera) ed elaborata con la collaborazione del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino è stata presentata (attualmente è in commissione Giustizia ma l’esame non è ancora iniziato) per consentire ai condòmini di costituire un proprio fondo di accantonamento con cui finanziare per gradi i futuri lavori di manutenzione, ammodernamento e messa in sicurezza degli stabili. Lo segnala Anaci.
La Pdl prevede, all'Articolo 1, l'istituzione del fondo, costituito, secondo l'Articolo 2, «con una deliberazione dell'assemblea dei condòmini assunta ai sensi dell'articolo 1136, secondo comma, del Codice Civile» (cioè approvata con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno 500 millesimi).
L'Articolo 3 definisce che «Il fondo di accantonamento è finanziato annualmente con una quota percentuale del bilancio condominiale o con versamenti ripartiti in base ai millesimi di proprietà […]. La quota versata ogni anno nel fondo di accantonamento non può essere inferiore al 5 per cento del rendiconto condominiale annuale. […] Le quote destinate al finanziamento del fondo di accantonamento sono separate dalla gestione ordinaria e sono versate su uno specifico conto […] intestato al condominio».
L'Articolo 4 giustifica gli altri: «La costituzione del fondo di accantonamento consente di accedere alle detrazioni fiscali e alle forme di incentivazione per la realizzazione di interventi di incremento dell'efficienza energetica e di adeguamento sismico degli edifici in vigore al momento della sua costituzione da parte dell'assemblea condominiale a condizione che gli interventi siano deliberati e avviati entro cinque anni dalla costituzione del fondo stesso», quindi sembrerebbe che le detrazioni si possano ottenere da subito, prima che i lavori vengano pagati con bonifico. Ma è chiaro che occorrerà emendare la norma perché possa coordinarsi con quelle già esistenti sui risparmi fiscali relativi a risparmio energetico e sisma-bonus.
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