Lavori & Tecnologie

Dopo i contabilizzatori, i criteri corretti per la ripartizione spese

di Silvio Rezzonico

Da L’Esperto Risponde

Effettuato il progetto di contabilizzazione e ripartizione del calore in un condominio a impianto centralizzato in Lombardia, quali documenti è obbligatorio consegnare al condominio? Quale è il criterio corretto per la ripartizione delle spese di riscaldamento non volontarie?

Risposta
A norma del Decreto Legislativo 102/2014 e della norma UNI 10200/2013, per consumo involontario deve intendersi quello dovuto alle dispersioni dell'impianto (distribuzione primaria, distribuzione secondaria, eventuale accumulo, ecc.) mentre il consumo volontario è quello riconducibile all'azione del singolo utente che agisce sui sistemi di termoregolazione nella propria unità immobiliare, al fine di garantire determinate condizioni climatiche in relazione alle caratteristiche di ciascuna unità immobiliare.
Secondo la delibera DGR 20/12/2013 Regione Lombardia, per la corretta suddivisione delle spese riguardanti la climatizzazione invernale e l'uso dell'acqua calda sanitaria, prodotta in modo centralizzato, l'importo complessivo deve essere suddiviso in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia termica utile e ai costi generali per la manutenzione dell'impianto, secondo percentuali approvate dai condomini. La quota da suddividere in base ai millesimi del fabbisogno termico utile della singola unità immobiliare non deve peraltro superare il limite massimo del 50% ed è fatta salva la possibilità per le prime due stagioni termiche successive all'installazione dei suddetti sistemi, di suddividere le spese con il criterio precedentemente adottato.
Il Responsabile del Servizio di Contabilizzazione (RSC) deve fornire, agli utilizzatori, dettagliate informazioni sul servizio di contabilizzazione ed istruzioni per il suo corretto utilizzo e gli utilizzatori devono avvalersi dell'impianto in modo conforme alle suddette istruzioni.

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