Lavori & Tecnologie

Campagna Comune, Legambiente e Irene: a Milano il «primo condominio efficiente»

di Emiliano Sgambato

Un'intera facciata isolata termicamente per un consumo energetico dimezzato. Con conseguente riduzione dell'inquinamento, “scalata” della classe energetica e rivautazione del valore commerciale stimato degli appartamenti. È un caso esemplare a supporto dei vantaggi della riqualificazione energetica quello del condominio Viale Zara 58 a Milano, il primo a esporre la targa di “condominio efficiente”, apposta questa mattina, 11 giugno, da Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità e all'Ambiente della città meneghina e Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia.
La riqualificazione ha fatto passare l'edificio dalla classe energetica F (la peggiore dopo la G) alla C, con – dicono i realizzatori su stime Enea – «un aumento del valore patrimoniale di circa il 10%». I metri quadrati di facciata isolati termicamente sono 4.500, con una «conseguente riduzione del fabbisogno energetico da 166,80 a 84,23 KWh/m², e 250 tonnellate di CO2 in meno immesse nell'ambiente ogni anno». Oltre la facciata sono stati rifatti i pavimenti dei balconi e parte dell'impermeabilizzazione dello stabile.
L'intervento è stato realizzato da Rete Irene (network di imprese lombarde specializzato in riqualificazione energetica) nell'ambito della campagna ”Condomini Efficienti, Tavolo Patti Chiari per l'Efficienza Energetica” patrocinata dal Comune di Milano e promossa da Legambiente. La campgna del Comune ha l'obiettivo di promuovere la riqualificazione energetica degli edifici in tutto il territorio cittadino, diffondendo le buone pratiche per il risparmio energetico. La spesa per l'investimento è stata garantita tramite un finanziamento che si ripagheraà in 5 anni grazie ai risparmi della bolletta (ma, a seconda dei casi, si possono scegliere durate differenti).
«Quando abbiamo avviato il protocollo ‘Patti Chiari per l'efficienza energetica' e aperto gli Sportelli Energia nei nove Consigli di Zona di Milano, l'obiettivo era proprio raggiungere risultati come questo, favorendo un mercato dell'efficienza energetica trasparente e accessibile – ha dichiarato Maran –. Dall'efficientamento energetico degli edifici privati a Milano si potrebbe arrivare a un risparmio di 814 kton di Co2 entro il 2020 (rispetto al 2005). Sono proprio questo tipo di iniziative che possono aiutarci a raggiungere l'obiettivo, dando ai cittadini strumenti semplici che permettano loro di contribuire a migliorare la qualità dell'aria della nostra città».
«Gli interventi di ristrutturazione energetica degli edifici rappresentano la miglior risposta a ben quattro imperativi contemporanei: la ripresa degli investimenti nel settore più colpito dalla crisi economica, la riduzione degli sprechi energetici che appesantiscono la dipendenza energetica italiana, la risposta attiva all'aumento di emissioni inquinanti e climalteranti, il risparmio a lungo termine per le famiglie – ha commentato Di Simine –. Non stiamo dunque parlando di operazioni simboliche, ma di un vero pilastro su cui poggiare le prospettive di sviluppo nel nostro Paese. Le imprese e i cittadini possono farvi fronte, mobilitando i loro risparmi, ma devono incontrare il sostegno concreto delle istituzioni di governo, centrale e locale».
«Oggi, ben il 70% di stabili milanesi ricadono nelle classi energetiche peggiori e sono penalizzati da spese altissime – spiega Manuel Castoldi, presidente di Rete Irene –. Il primo condominio certificato a Milano rappresenta un messaggio importante per la città, perché dimostra come la riqualificazione energetica consenta davvero di tagliare costi e consumi, ridando valore alla propria abitazione e migliorando la qualità della vita in tutta la città».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©