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Antincendio e chiusure d'ambito: l'importanza di progettare i sistemi di isolamento termico in facciata

La proposta di Sto Italia sul tema della sicurezza e sostenibilità delle soluzioni e sistemi

di Redazione

Dallo scorso anno, e sicuramente anche per gli anni a venire, si assisterà ad un aumento esponenziale dell'utilizzo di sistemi di isolamento termico di facciata. A seguito degli accadimenti dello scorso anno a Milano e Torino, è infatti quanto mai importante sottolineare l'attenzione che deve essere posta nel campo della sicurezza antincendio degli edifici civili, sin dalla fase progettuale.Già sul finire del 2021, proprio per questa ragione, il Governo italiano ha inviato alla Commissione europea due importanti bozze di decreti relativi alla prevenzione degli incendi per gli edifici a destinazione prevalentemente residenziale e per le chiusure d’ambito, ovvero le frontiere esterne degli edifici, in senso orizzontale e verticale.

«La Commissione Ue in questi mesi sta verificando che i contenuti dei due decreti siano conformi al diritto europeo dopodiché sarà plausibile la loro pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Le due nuove Regole tecniche verticali entreranno così a far parte del Codice di prevenzione incendi che sta, sia pur lentamente, modificando i criteri e le procedure della moderna progettazione antincendi rendendoli più attuali e più vicini all’approccio europeo» spiega David Cerruto, product manager Sto Italia.

Aspetti legislativi in Europa
L’Europa negli anni ha già portato avanti considerevoli miglioramenti nella sicurezza antincendio negli edifici residenziali, e questo grazie al continuo adeguamento e attuazione delle strategie di prevenzione degli incendi. Esemplificativa è la guida «The 7 layers of fire safety in buildings» della Confederation of fire protection association europe (Cfpa-Europe), richiamata anche nel nostro Codice prevenzione incendi, che identifica e descrive i sette livelli di sicurezza antincendio necessari ai fini della protezione di strutture e persone.

Le proposte di Sto Italia
ll Codice di prevenzione incendi supera la tradizionale impostazione prescrittiva a favore di un approccio prestazionale che, oltre a coinvolgere maggiormente il progettista, considera sia la valutazione specifica del rischio sia le diverse strategie di prevenzione e contenimento dei danni. Il Codice rimette quindi al centro il ruolo del progettista, promuovendo un approccio ingegneristico e permettendo alla progettazione di poter scegliere tra un maggior numero di soluzioni conformi o come estrema ratio il ricorso alle soluzioni in deroga, fin troppo utilizzate per superare le limitazioni delle regole prescrittive.

Sto, leader nei sistemi di facciata, comunica in una nota di essere «da sempre attenta al tema della sicurezza e sostenibilità delle soluzioni e sistemi che immette sul mercato, fornendo strumenti, sia per il progettista che per l'impresa, che garantiscano il rispetto delle normative e delle condizioni minime di sicurezza. Dalle facciate ventilate, alle soluzioni di isolamento termico a cappotto, fino alle ultime novità in merito al risanamento ed adeguamento antincendio di “cappotti esistenti” con speciali sistemi intumescenti di facciata.

«È importante capire che si dovrà prendere in esame la progettazione della facciata e dell'intervento di efficientamento da eseguirsi analizzando tutti gli aspetti che coinvolgono la sicurezza antincendio, dalla scelta dei materiali e delle soluzioni più idonee (reazione e resistenza al fuoco), alle distanze tra gli altri edifici, alle altezze in gioco, alla gestione della sicurezza antincendio ed infine ma di primaria importanza una attenta valutazione del rischio di incendio, il tutto senza trascurare gli aspetti della sostenibilità e durabilità delle soluzioni che metteranno in opera» prosegue Cerruto.

Cappotto termico: tecnologia e caratteristiche di reazione al fuoco
In linea con le più recenti normative è l'utilizzo di un adeguato cappotto termico, capace di giocare un ruolo importante nella prevenzione antincendio. Si tratta di un sistema di isolamento composto da più strati, incollato e fissato meccanicamente alla struttura muraria di tamponatura, senza la presenza di un’intercapedine d'aria ventilata.

Vale la pena sottolineare che la partecipazione al fuoco di un sistema di isolamento termico a cappotto è data dal suo comportamento come sistema, e non dalla reazione al fuoco del solo materiale isolante: in fase di test, proprio per questa ragione presso laboratori esterni accreditati, si sottopongono a valutazione diverse caratteristiche, quali lo sviluppo o meno di fiamma, ma anche l'emissione di fumi ed il gocciolamento. Al fine di consentire un’appropriata valutazione del sistema di facciata più idoneo, Sto comunica di mettere a disposizione dei progettisti un supporto completo per l’individuazione della corretta soluzione all’interno della panoramica di sistemi dotati di Eta e marcatura CE.

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