Lavori & Tecnologie

Cam Spa commenta i dati Ance: rendimento del comparto edile cambiato in meno di due anni

Immobili venduti già in fase di costruzione e volano arrivato dai bonus edilizi, anche dal sismabonus, non solo dal 110%

di Redazione

Il rendimento dell'edilizia italiana è cambiato in meno di ventiquattro mesi. I dati forniti da Ance mostrano un trend di nuovo positivo, stimano un pil in crescita del 17% nel secondo trimestre 2021 e ben lontano dal -9,9% analizzato nello stesso periodo del 2020. Il dato più incoraggiante arriva dalla crescita degli investimenti che si attesta sul +54%. Previsioni dell'Ocse analizzano per l'Italia un aumento del Pil, per quest'anno, del +5,9% e il ritorno ai livelli pre-Covid nel 2022. Uno scenario che sottintende un utilizzo efficiente dei fondi del Pnrr e la programmazione di riforme in grado di riavviare crescita e recupero della produttività (Edilizia flash, Ance).

L'ingresso di superbonus 110%, ecobonus, bonus ristrutturazione, bonus facciata, - approvati nel 2020 con il decreto Rilancio - ha fatto la differenza a favore dell'attività dei cantieri. I 37.128 interventi realizzati hanno permesso di sfiorare i 5,7 mld di euro nell'estate 2020, facendo registrare un ulteriore aumento del 6,2% nell'importo e il 4,5% in numero rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'auspicata proroga degli incentivi inserita dal Governo nel ddl Bilancio 2022 ha riordinato le scadenze e le modalità d'intervento, dettato nuovi criteri per l’accesso alle misure, ma ha sostanzialmente confermato un piano di sostegni fortemente reclamato.

I vantaggi offerti dai bonus edilizi
«Superbonus 110% e bonus affini restano molto convenienti - spiega Angelo Marinelli, amministratore della Cam Spa, che quest'anno festeggia il ventennale e si è affermata in due decenni come primario operatore immobiliare nel mercato romano - sia per le imprese costruttrici che per gli acquirenti. Nel biennio difficile del Covid la grande propensione al risparmio degli italiani ha continuato a premiare il mercato immobiliare residenziale, rispetto ad altre opportunità di collocamento. Grazie all'utilizzo dei bonus e all'adozione degli incentivi previsti dal decreto Sostegni bis, come il mutuo under 36, tutti gli appartamenti dei nostri complessi sono stati venduti ancor prima di averne terminato la costruzione».Tra gli incentivi governativi confermati, il sismabonus acquisti 110% sembra meno conosciuto. Ugualmente si è rivelato determinante per supportare la ripresa del mercato immobiliare.

Focus sul sismabonus
«Dal nostro osservatorio, focalizzato sulla capitale, emerge chiaramente che l'investimento immobiliare resta il più sicuro e vantaggioso, capace di resistere anche a situazioni di incertezza. Sottolineo con orgoglio che, fino a prova contraria, siamo l’unica società immobiliare nel territorio romano che ha applicato il sismabonus acquisti 110% sulle nuove costruzioni rispettando i criteri di sismicità - evidenzia Marinelli - Il mercato ci ha premiato con risultati più che soddisfacenti ed oggi possiamo rivolgerci anche alle classi reddituali meno abbienti e a quella fascia di acquirenti penalizzati proprio dalla pandemia».

Il sismabonus viene, infatti, riconosciuto a chi compra immobili ubicati nei comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3, realizzati mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici nel rispetto dei criteri antisismici. L’acquirente può scegliere di accedere all’incentivo optando per lo sconto in fattura o per la cessione del credito. Quest’ultima soluzione riduce drasticamente il prezzo di acquisto, ad esempio, di un monolocale da € 218.000, il cui costo finale scenderebbe a € 133.000.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©