Lavori & Tecnologie

In vigore dal 30 settembre scorso le nuove norme UNI per gli interventi sugli ascensori esistenti

Introdotto anche il principio che in caso di fermo l’utente debba poter comunicare direttamente con un centro di soccorso

di Redazione

In Italia una persona utilizza l'ascensore in media 1.500 volte all'anno, potendo contare su quasi un milione di impianti installati in condomìni, uffici, centri commerciali, stazioni, che ogni giorno effettuano oltre cento milioni di corse. Come tutte le macchine, anche gli ascensori devono essere sottoposti a regolare manutenzione, a controlli e verifiche e, periodicamente, anche a interventi di modifica e modernizzazione. Rispetto alla maggior parte delle macchine e dei mezzi di trasporto, gli ascensori sono annoverati tra quelli a più elevata longevità: oltre il 70% degli ascensori in servizio nel nostro paese, tuttavia, è in funzione da più di venti anni e circa il 50% da oltre trenta anni.

L’obbligo di manutenzione
Sebbene la manutenzione obbligatoria permetta di mantenere adeguati livelli di sicurezza e affidabilità degli ascensori in servizio, può essere necessario intervenire su un impianto per sostituire parti soggette a usura o per migliorarne le prestazioni.Per rispondere all'esigenza di modifica e modernizzazione e garantire il rispetto dello stato dell'arte e adeguati livelli di sicurezza di addetti e utenti, l'ente di normazione nazionale ha messo a disposizione degli operatori del settore la famiglia di norme UNI 10411 che forniscono indicazioni per effettuare gli interventi più frequenti sugli ascensori esistenti, in funzione della tipologia di impianto (elettrico o idraulico) e della conformità alla Direttiva ascensori.

Il 30 settembre scorso sono state pubblicate da UNI le nuove edizioni (2021) delle norme specifiche per gli impianti installati prima dell'entrata in vigore della Direttiva ascensori (95/16/CE sostituita dalla 2014/33/UE):
•UNI 10411-1 «Modifiche agli impianti esistenti di ascensori, montacarichi, scale mobili e apparecchi similari – Parte 1: Ascensori elettrici non conformi alla Direttiva Ascensori»;
•UNI 10411-2 «Modifiche agli impianti esistenti di ascensori, montacarichi, scale mobili e apparecchi similari – Parte 2: Ascensori idraulici non conformi alla Direttiva Ascensori».

Oltre 700mila gli impianti interessanti dalle novità
La nuova edizione di queste due norme aggiorna all'attuale stato dell'arte, indicato dalle norme UNI EN 81-20&50, la normativa tecnica relativa agli interventi di modifica e modernizzazione degli ascensori ante Direttiva - che in Italia rappresentano circa il 70% del parco installato (circa 700.000 impianti). Rispetto a quanto indicato dalla versione precedente degli standard, con l'edizione 2021 sono introdotte alcune importanti novità nel caso di interventi di riparazione che prevedono la sostituzione di parti rotte o usurate o di interventi di modernizzazione.

Le principali modifiche introdotte
Ad esempio, nel caso di sostituzione del quadro di manovra, la nuova edizione delle norme UNI 10411-1&2, prevede che sia installato anche il dispositivo bidirezionale di comunicazione che consente a un utente rimasto bloccato in cabina di comunicare direttamente con un centro di soccorso.Sugli impianti installati prima dell'entrata in vigore della Direttiva ascensori, infatti, i normali dispositivi di allarme, azionati dall'interno della cabina, sono costituiti da una suoneria (badenia) alimentata, in assenza di corrente, da una batteria. L'allarme potrebbe non essere udito dalle persone presenti nell'edificio (oppure l'edificio potrebbe essere disabitato).

Un altro esempio riguarda la modifica delle porte. A differenza di quanto previsto dall'edizione del 2014, la revisione delle norme UNI 10411-1&2 prevede anche l'installazione di una barriere di fotocellule quando si modificano le porte automatiche esistenti. Tale dispositivo, consente la riapertura delle porte nel caso in cui un utente si trovi ancora a transitare sulla soglia, in fase di chiusura porte, evitando che sia urtato dalle porte in movimento. Sugli impianti antecedenti all'entrata in vigore della Direttiva, invece, i dispositivi di riapertura entrano in funzione solo dopo l'urto oppure in alcuni casi hanno un campo di protezione estremamente ridotto (fotocellula a singolo raggio), con il rischio che l'unicità del raggio possa renderlo incapace di rilevare la presenza di oggetti o arti del corpo umano.

Il rispetto delle norme Ue
L'utilizzo di queste norme da parte di chi effettua modifiche ad ascensori elettrici o idraulici installati antecedentemente alla entrata in vigore della Direttiva ascensori assicura la conformità degli interventi alla regola dell'arte nel rispetto di quanto previsto per la sicurezza degli impianti dal Dm 22 gennaio 2008, numero 37 relativo al «Riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici».Il comma 1 dell’articolo 6 del Dm 37/2008 afferma, infatti, che: «Le imprese realizzano gli impianti secondo la regola dell’arte, in conformità alla normativa vigente e sono responsabili della corretta esecuzione degli stessi. Gli impianti realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell’UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell’Unione europea o che sono parti contraenti dell’accordo sullo spazio economico europeo, si considerano eseguiti secondo la regola dell’arte».

L’entrata in vigore
La nuova edizione delle norme UNI 10411-1 e UNI 10411-2 si applica a partire dal 30 settembre 2021, abrogando, dalla medesima data, le rispettive versioni del 2014. È, tuttavia, previsto un periodo di sovrapposizione di un anno a partire dalla data di pubblicazione nel caso in cui l'ordine del lavoro da eseguire sull'ascensore sia stato confermato da parte della proprietà prima del 30 settembre 2021. Ne consegue che, fino al 30 settembre 2022, l'amministratore di condominio potrà richiedere l'applicazione dell'edizione 2014 delle UNI 10411-1&2 soltanto nel caso in cui esista una delibera assembleare che riporti una conferma d'ordine antecedente al 30 settembre 2021.

Viceversa, per le approvazioni successive a tale data, si dovrà necessariamente far riferimento alle UNI 10411-1:2021 e UNI 10411-2:2021. Per Angelo Fumagalli, presidente Anie AssoAscensori: «Il settore degli ascensori è in assoluto uno dei più regolamentati e l'Italia da sempre è all'avanguardia nell'adeguamento della normativa di prodotto rispetto all'evoluzione tecnologica. Per un paese come il nostro, con un parco ascensori vetusto, Il compito primario delle aziende del settore è quello di intervenire per garantire innovazione, accessibilità e un maggiore livello di sicurezza per tutti».

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