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Nasce Biosphera Genesis: l'innovativo modulo abitativo ecosostenibile e autosufficiente

Il modulo è frutto di studi e ricerche durati oltre 12 anni, al quale hanno partecipato cinque università italiane e numerose aziende private

di Redazione

Un progetto di edilizia sostenibile biofilico e ispirato al Sense Design, all'interno del quale gli ospiti possono beneficiare di una stimolazione sensoriale a tutto tondo. Questo è l'obiettivo del modulo abitativo Biosphera Genesis (https://biospheraproject.com/) ideato da Mirko Taglietti, Ceo di Aktivhaus – Gruppo Nexlogic, in collaborazione con numerosi enti, università e aziende, tra cui Sto Italia (https://www.stoitalia.it), il cui Gruppo opera dal 1954 nel settore dell'efficienza energetica degli edifici.

I dettagli del progetto
Biosphera Genesis, risultato di oltre 12 anni di sperimentazione e ricerca scientifica, è una casa passiva che produce 8 volte l'energia consumata e consuma il 95% in meno di energia rispetto ad un'abitazione tradizionale. Il progetto, che vanta le più prestigiose certificazioni del settore, è un modello costruttivo economicamente accessibile, realizzato per l'hotellerie, ma applicabile a qualunque segmento costruttivo (privato, terziario, commerciale).

All'interno del modulo, di 40 metri quadrati, è stata installata una camera di accrescimento sensoriale pensata proprio per ricreare, attraverso esperienze immersive, le atmosfere visive, tattili e olfattive che si ritrovano in natura: dall’uso di tecnologie che, rispettando il ritmo circadiano, riproducono le stesse condizioni di luce, temperatura e colore tra interno ed esterno, all'uso di un casco di realtà virtuale che, abbinato a un kit di cuffie speciali, riproduce suoni e scenari naturali e infine, essenze terapeutiche, come il legno di cirmolo, che diffuse nell’ambiente aiutano il corpo a distendersi, come se ci si trovasse all’interno di un bosco.

«Grazie alla tecnologia 3D Sto abbiamo creato una facciata biomorfa - dal greco bìos, “vita” e morphé, “forma” - iconografica, dedicata al moto ondulatorio del mare, in onore del sito di lancio internazionale avvenuto nel bacino di San Marco a Venezia, sull’isola di San Servolo, durante il Venice Innovation Design” - afferma Mirko Taglietti - «Oltre 600 metri di superfici lineari curve, adagiate su una superficie di contrasto permeata di cristalli cangianti, ispirati dalla natura e dalle sperimentazioni concettuali sui temi della biofilia. Con Sto abbiamo tolto il limite dell’immaginazione».

La facciata in lana di roccia
Sto Italia ha contribuito al progetto con la consulenza e fornitura del sistema di facciata per l'involucro esterno in lana di roccia, un materiale isolante versatile, dalle ottime proprietà di protezione termica e acustica.La soluzione scelta per le facciate è StoTherm Classic Mineral, un sistema di isolamento termico in grado di proteggere dal fuoco, dagli urti e dalla grandine. Questo sistema garantisce un eccellente potere termoisolante e, conseguentemente, un ottimale comfort abitativo per il benessere dei suoi inquilini.Il sistema permette il posizionamento del modulo abitativo anche in ambienti climatici particolarmente delicati, come ad esempio a ridosso di corsi d'acqua o del mare, nei pressi di una scogliera o vicino a una spiaggia, poiché risulta particolarmente resistente agli agenti atmosferici e alla salsedine.

Il rivestimento esterno è stato realizzato in due tipologie di texture: la superficie più chiara, in intonaco con una finitura liscia, si contrappone alla parte più scura, in intonaco a granulometria grossa con effetti materici in vetro. Il risultato conferisce un interessante gioco di riverberi di luce, che esalta le forme organiche della facciata.«Il progetto Biosphera non è di sola natura scientifico-sperimentale - sottolinea Fabio Crea, project manager Sto – Anzi, ha già trovato concreta applicazione nella realtà: in Italia sono 42 gli edifici costruiti con questo protocollo e 13 i cantieri aperti tra Svizzera e Nord Italia per la realizzazione di fabbricati residenziali, scuole e strutture ricettive. Il modulo è itinerante: dopo le tappe in alcune città, come Verona e Bolzano, nella primavera del 2022 arriverà a Milano».


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