Lavori & Tecnologie

L’amministratore di condominio dopo il decreto del 26 aprile

di Giulio Benedetti

Il Dpcm del 26 aprile 2020, la cui validità decorre dal 4 al 17 maggio, per quanto riguarda l'attività dell'amministratore condominiale, prevede la possibilità di esercitarla (codice Ateco 68.32.00) dal 4 maggio, naturalmente senza innovare la normativa precedente, che prevede :
la sospensione dell'attività convegnistica o congressuale ;
l'utilizzo , come per le altre attività professionali, del lavoro agile per le attività che possono essere svolte nel domicilio o in modalità a distanza;
l'utilizzo delle ferie o dei congedi retribuiti per i dipendenti , nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
l'assunzione di protocolli di sicurezza anticontagio e , quando non sia possibile, con il rispetto della distanza di un metro tra le persone, quale misura principale di contenimento, con l'adozione degli strumenti di protezione individuale, ovvero l'utilizzo di mascherine nei luoghi o ambienti chiusi , quando non sia possibile adottare il distanziamento sociale;
l'incentivazione delle operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche con l'utilizzo di ammortizzatori sociali.

Del resto le associazioni degli amministratori già utilizzano i mezzi telematici per svolgere i corsi di aggiornamento e di formazione previsti dalla legge n. 4/2013.

Qualora il condominio abbia in corso delle attività lavorative l'amministratore dovrà necessariamente fare riferimento all'allegato 6 , contenente il protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per prevenire il COVID -19 nell'ambiente di lavoro .

In studio
In relazione al rischio specifico epidemico il protocollo prevede che il datore di lavoro:
informi e formi il dipendente sulle misure di sicurezza igienica;
potrà sottoporre il personale , prima che entri nel luogo di lavoro, al controllo della temperatura corporea: se sarà superiore a 37,5 gradi centigradi dovrà impedirne l'accesso; il personale interessato sarà dotato di mascherina, non dovrà recarsi nel pronto soccorso, ma dovrà rivolgersi al medico di famiglia;
dovrà informare il personale della preclusione all'acceso per chi negli ultimi 14 gironi abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID -19 , abbia avuto contatti con soggetti positivi o provenga da zone a rischio.

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