Lavori & Tecnologie

Il Governo boccia la semplificazione edilizia nelle Marche

Jada C. Ferrero e Silvio Rezzonico

Impugnato dal governo il pacchetto di norme di riordino e semplificazione in edilizia recentemente approvato dalla Regione Marche (come Legge regionale 17 del 20 aprile 2015). La decisione nella seduta del 23 giugno. Censurati per profili di illegittimità costituzionale 6 dei 20 articoli che danno vita alla disciplina, tutti in quanto in contrasto con il Testo unico dell'edilizia (Dpr 380/2001) e perché, di conseguenza, violerebbero le competenze dello Stato in materia di governo del territorio.
Secondo l'impugnativa, la riforma marchigiana commette “invasione di campo” in tema di attività edilizia libera (art.4), interventi soggetti a Scia (art.6), “variazioni essenziali” (art.8), autorizzazioni temporanee (art.9), miglioramento sismico degli edifici (art.12) e recupero dei sottotetti (art.13).
Solo lo scorso 22 giugno il neo governatore Luca Ceriscioli, proclamato presidente l'11 giugno, ha presentato la nuova Giunta regionale che andrà a ereditare la questione. Neo assessore a lavori pubblici, edilizia, urbanistica, infrastrutture, governo del territorio, Anna Casini, architetto, nominata anche vicepresidente

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©