Fisco

Proroga ampia in condominio ma non sui lavori trainati

La proroga alla fine del 2023 del superbonus del 110% per i lavori sulle parti comuni condominiali, non coinvolge gli interventi trainati effettuati dai condòmini sulle proprie unità immobiliari

di Luca De Stefani

La proroga alla fine del 2023 del superbonus del 110%, prevista per i lavori sulle parti comuni condominiali, non coinvolge gli interventi trainati effettuati dai condòmini sulle proprie unità immobiliari (si vada Il Sole 24 Ore del 12 novembre 2021), creando un corto circuito degli adempimenti di difficile soluzione, senza un intervento normativo.

Per gli interventi, sia «trainanti» che «trainati», effettuati dai condomìni sulle parti comuni condominiali, tutti gli interventi agevolati con il super bonus del 110% (ecobonus, barriere architettoniche, sisma bonus, fotovoltaico, accumulo e colonnine) spetteranno per le «spese sostenute» (cioè pagate dai condomìni) dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2023 (70% nel 2024 e 65% nel 2025). Invece, per gli interventi «trainati» (oltre che quelli «trainanti», rari, ma possibili) sulle singole unità immobiliari del condominio (come, ad esempio, la sostituzione delle finestre o della caldaia autonoma dei singoli appartamenti), il termine per sostenere le relative spese (col principio di cassa o di competenza, a seconda della tipologia di contribuente) dovrebbe essere quello generale del 30 giugno 2022, tranne nei particolari casi previsti dalla bozza della Legge di Bilancio 2022, per i quali può scattare la mini proroga al 31 dicembre 2022 (Cila o Cilas al 30 settembre 2021, Isee non superiore a 25.000 euro e abitazione principale ovvero demolizione e ricostruzione con pratica amministrativa avviata al 30 settembre 2021).

I lavori dei singoli condòmini, infatti, sono ricompresi nelle lettere da b) a e) del comma 9, dell'articolo 119 del D 34/2020, mentre la proroga del 110% a tutto il 2023 prevista dalla bozza della legge di Bilancio 2022 riguarda solo i condomìni della lettera a) e i «proprietari unici».

Questa obbliga il singolo condòmino a effettuare i lavori trainati sui propri appartamenti, senza avere la certezza dell'esecuzione dei lavori trainanti, del superamento delle due classi energetiche e/o della presentazione delle asseverazioni all'Enea e/o al Comune (si veda Il Sole 24 Ore del 24 maggio e 29 giugno 2021 e del 29 giugno 2021).

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