Fisco

Guida aggiornata superbonus: una recente Faq smentisce gli interpelli

Si ingenerano nuovi dubbi sugli interventi sulle unità autonome

di Luca Rollino

L'Agenzia delle Entrate ha aggiornato la Guida relativa al superbonus, la cui ultima revisione è di settembre 2021. All'interno, sono state inserite anche le nozioni acquisite in seguito a chiarimenti e interpelli, e sono riportate alcune FAQ esemplificative di casi particolari. L'ultima tra le FAQ riportate pare non essere totalmente coerente con quanto proposto in recenti risposte fornite dalla stessa Agenzia.

Il caso
La FAQ in questione è relativa al caso di un condomino che vuole realizzare un cappotto termico interno al proprio appartamento. L'intervento può essere realizzato andando a coibentare la superficie interna delle pareti disperdenti, di proprietà privata. L'Agenzia segnala che tale intervento è annoverato tra quelli “trainati” e può rientrare nel superbonus solo se viene effettuato contestualmente ad almeno un intervento “trainante” sulle parti comuni dell’edificio in condominio. La risposta non convince totalmente.

Innanzitutto, si deve segnalare che la realizzazione di un cappotto interno non è automaticamente annoverata tra gli interventi trainati ma potrebbe essere addirittura un intervento “trainante”, se si andasse ad operare su più del 25% della superficie disperdente dell'intero edificio. Inoltre, la discriminante secondo cui un intervento di isolamento delle superfici è trainante solo se eseguito su parti comuni dell'edificio in condominio non trova riscontro: l'articolo 119 del Dl 34/2020 al comma 1 riporta che sono trainanti gli interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio o dell’unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno.

I dubbi
Nessuna ulteriore specifica viene fornita in tal senso sulla proprietà delle superfici su cui si effettuano gli interventi. Peraltro, anche qualora la FAQ fosse riferita al caso di intervento privato su meno del 25% della superficie disperdente, effettuato contemporaneamente ad un intervento “trainante” di coibentazione dell'involucro edilizio, si avrebbe una situazione simile a quella riportata in una recente risposta ad interpello, in cui l'Agenzia si è espressa esattamente in senso opposto.

Infatti, secondo la Dre Piemonte (risposta data all'interpello 901-1003/2021, si veda il Sole 24 Ore del 31 agosto scorso), un intervento effettuato operando su parti private (le solette dei box), ma congiuntamente a un esteso intervento di coibentazione sull'edificio, assume le caratteristiche di un intervento “comune”, perlomeno da un punto fiscale, la cui spesa viene ripartita secondo i criteri previsti dal Regolamento o dalla legislazione. Probabilmente, l'Agenzia, con la FAQ in questione, voleva solo segnalare l'impossibilità di accedere al 110% per interventi di coibentazione fatti su una singola e limitata unità immobiliare in condominio. L'effetto è stato però quello di generare ulteriori dubbi in un ambito già particolarmente complesso e magmatico.

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