Nanotecnologie per il cappotto termico e superbonus 110%
Vivo in un condimonio del 1903 che necessita urgentemente di essere ristrutturato e il condominio ha dato incarico a un general contractor per lo studo di fattibilità e quant’altro necessario a porre in essere la riqualificazione del condominio. Il general contractor sta tergiversando in quanto è in attesa che i materiali collegati alle nanotecnologie, quindi con spessori molto bassi, vengano inseriti nei prodotti utilizzabili nell’ambito delle ristrutturazioni che possono beneficiare di ecobonus e superbonus 110%. Potreste farmi capire meglio quali sia la situazione riguardante l’utilizzo delle nanotecnologie e la loro applicazione in riferimento al superbonus 110% ? Esistono prodotti certificati che possono essere utilizzati e riconosciuti dall’agenzia dell’entrate per ottenere lo sgravio fiscale ?
Quando non ci sono le condizioni per utilizzare un sistema coibentante a spessore oppure nel caso in cui si voglia evitare il tradizionale “cappotto” sussistono materiali edili innovativi, che sono in grado di sostituire il tradizionale materiale, assumendo la stessa portata ed efficacia. Trattasi di un microrivestimento termoriflettente a basso spessore, il quale migliora le performance energetiche dell'edificio e il comfort dell'ambiente interno, e il cui costo beneficia del Superbonus 110. Si parla, in questo, di prodotti di nanotecnologia applicata, frutto di 10 anni di ricerca e sviluppo, brevettate da alcune multinazionali.
Va da sé che il costo di tali prodotti per l'ammissibilità alle detrazioni fiscali previste dall'Ecobonus devono rispettare i requisiti tecnici richiesti dal decreto 26/06/2015 “requisiti mnimi” e dal decreto 11 marzo 2008 coordinato con il decreto 26 gennaio 2010. In particolare questi decreti, per gli elementi edilizi opachi, pongono dei limiti sui valori delle trasmittanze in funzione delle zone climatiche. Il valore della trasmittanza dell'elemento edilizio si calcola secondo la norma UNI EN ISO 6946. I valori della conducibilità termica o della resistenza termica dei materiali, da utilizzare nel calcolo della trasmittanza, vanno desunti, dunque, dalle caratteristiche dichiarate dal produttore.
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