Sconto del 50% in cortocircuito con la nuova etichetta Ue
Non c’è una tabella di conversione da nuova a vecchia scala. Va quindi modificato il testo di legge
Le nuove etichette Ue degli elettrodomestici in vigore dal 1° marzo scorso mandano in cortocircuito il bonus mobili. Non esistono più, oggi, prodotti di classe A e superiori, per cui di fatto la detrazione sarebbe inapplicabile.
La detrazione del 50% sugli arredi, infatti, agevola anche l’acquisto di grandi elettrodomestici, purché di classe A (A+ per i forni e le lavasciuga). Le nuove regole attuano il regolamento Ue 2017/1369: di fatto, le classi A+, A++, A+++ e le relative etichette sono state “riscalate” (rescaled), perché il progresso nell’efficienza ha saturato le classi più alte. Le nuove regole prevedono che, almeno inizialmente, la classe A (e per alcuni prodotti anche la B) sia vuota, per stimolare l’innovazione.
Non c’è una tabella di conversione da nuova a vecchia scala. Va quindi modificato il testo di legge o, in alternativa, va studiata una procedura per convertire le nuove etichette nei parametri ancora usati ai fini fiscali.
Tra novembre 2020 e febbraio 2021 nell’imballaggio erano esposte sia la nuova che la vecchia etichetta: in tal caso è agevole provare il requisito, ma solo per i prodotti immessi sul mercato fino al 28 febbraio. Per chi non può sfruttare questa equivalenza, è bene conservare la documentazione tecnica e la copia dell’etichetta energetica, ed accedere al database Eprel tramite QRcode per scaricare il materiale informativo. Conservando tutto il set documentale si potrà provare il diritto alla detrazione, una volta che la stortura normativa sarà stata corretta.
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