Fisco

Lavori in casa alla prova della Fase 2 con superbonus al 110% e vecchi sconti

di Cristiano Dell’Oste e Giuseppe Latour

Il superbonus sui lavori in casa irrompe nella fase 2 dell’emergenza coronavirus. Proprio mentre molti cantieri cominciano a rimettersi in moto, chi ha in programma una ristrutturazione edilizia dovrà fare i conti con una variabile in più: la nuova detrazione del 110% inserita nel menu del decreto Rilancio che il Governo sta per varare.

Nelle 4 regioni più colpite il 55,4% dei bonus

La nuova agevolazione - che comunque sarebbe applicabile alle spese sostenute dal prossimo 1° luglio - si inserisce in uno scenario in cui ci sono diversi altri bonus oggi operativi. E in cui 9,9 milioni di contribuenti usano già le detrazioni sul recupero edilizio (676 euro lo sconto medio annuo dall’Irpef) e 2,8 milioni l’ecobonus (605 euro di media).

Si parte quindi con il set di sconti definito dalla manovra 2020: l’ormai classico 50% sulle ristrutturazioni edilizie, il 36% dedicato a verde e giardini, lo sconto per mobili ed elettrodomestici - anche questo al 50% -, le diverse declinazioni dell’ecobonus (dal 50 al 75% per finestre, caldaie, pannelli solari termici, coibentazioni) e il sismabonus fino all’85 per cento. Seguite dalla grande novità di quest’anno: il bonus facciate, la detrazione del 90% pensata per la tinteggiatura, la pulitura o il rifacimento degli involucri edilizi.

Proprio il bonus facciate è quello che, più di ogni altro, ha subìto gli effetti del lockdown degli ultimi mesi. Le istruzioni sullo sconto sono arrivate solo a metà febbraio, con la circolare 2/E delle Entrate. Poche settimane dopo è scattata la chiusura. Vuol dire che, nella migliore delle ipotesi, è stato possibile svolgere qualche attività preliminare: lo sconto, nella sostanza, non è stato utilizzato. Soprattutto, è rimasto fermo nelle aree del Paese più colpite dall’emergenza (Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna), che sono il traino principale dei bonus. Il 55,4% delle detrazioni per lavori edilizi e risparmio energetico utilizzate nelle dichiarazioni dei redditi 2019 fa capo a contribuenti residenti in queste regioni.

Ora tutto il meccanismo degli sconti fiscali è pronto a rimettersi in moto, a partire dal bonus facciate. Ma un c’è un dato evidente: quattro mesi sono già passati ed è difficile ipotizzare di chiudere entro fine anno un percorso fatto - spesso - di assemblee condominiali, progettazioni, aggiudicazioni di appalti e, ovviamente, realizzazione di interventi piuttosto complessi, a partire dall’installazione dei ponteggi.

Per farsi un’idea basta guardare il trend storico delle trattenute eseguite dalle banche sui bonifici “tracciabili” pagati dai cittadini alle imprese: tra febbraio e aprile di solito viene versato il 26% delle spese per lavori agevolati, che sale al 34% con i bonifici di maggio. Insomma, anche immaginando una ripartenza sprint, almeno un terzo della stagione è a rischio. Ed è qui che potrebbe venire in aiuto il decreto Rilancio. Al suo interno, secondo le bozze circolate nei giorni scorsi c’è anche una proroga del bonus facciate, ad alcune condizioni. Potrà essere usato per tutto il 2020, da luglio, e per il 2021, con percentuale elevata al 110% e anche al di fuori della zona urbanistica A e B (centri storici e urbani), quando venga combinato agli interventi di efficientamento energetico “pesante” indicati dal decreto in arrivo.

Rischio blocco e piccoli lavori

Il superbonus al 110% presenta anche un’altra incognita. Il rischio è che l’annuncio di uno sconto più ricco - ma dai contorni incerti e dalla decorrenza non immediata - induca a fermarsi chi stava per partire o aveva già avviato i cantieri. Proprio come accaduto lo scorso autunno quando fu presentato il bonus facciate. Alcune imprese hanno già espresso il timore che tutto resti fermo fino al 1° luglio.

In realtà, i proprietari dovrebbero studiare bene la situazione (si veda anche l’articolo in basso). La filosofia del nuovo incentivo sembra andare in una direzione precisa: convogliare gli sconti sugli interventi “pesanti”. Nel pacchetto del 110% ci sono il rifacimento del cappotto termico, la sostituzione delle caldaie condominiali e il rifacimento degli impianti e riscaldamento e climatizzazione. Accanto a queste opere, inoltre, sarà prorogato in versione potenziata al 110% anche il sismabonus, altro bonus per interventi “importanti”. La sostanza, allora, è che in queste settimane di incertezza potranno muoversi senza problemi tutti coloro che hanno in programma interventi più piccoli.

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