Fisco

Ai nastri di partenza l’indennità di 600 euro prevista dal Dl Cura Italia

di Andrea Cartosio

La richiesta dei 600 Euro, per il mese di marzo, prevista dal Dl 18/2020 , potrà essere effettuata dai professionisti titolari di partita IVA alla data del 23 febbraio 2020 e dai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione Separata (articolo 2, comma 26 della legge 335/1995).

Le condizioni
Il bonus non farà reddito per i soggetti beneficiari.
I soggetti richiedenti non dovranno essere altresì titolari di pensione e non dovranno risultare iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria.

Resta ancora da dirimere il caso in cui il titolare di partita IVA ovvero co.co.co, benché iscritto alla gestione separata INPS, sia titolare, al contempo, di un rapporto di lavoro soggetto a qualunque altro obbligo contributivo. L'ipotesi più plausibile risulta essere l'esclusione di tale soggetto dalla possibilità di richiedere l'indennità prevista dal decreto “Cura Italia”.

Di seguito saranno analizzate alcuni casi riconducibili alla professione di amministratore di condominio e le recenti istruzioni fornite dall'INPS per attuare la richiesta.

Amministratore libero professionista (art. 27 Dl 18/2020 )
L'amministratore di condominio, che non sia iscritto ad un ordine professionale e svolga l'attività in qualità di libero professionista - attività esercitata ai sensi del primo comma art. 53 TUIR - per parte previdenziale, ha l'obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS.

Anche i co.co.co iscritti alla gestione separata INPS potranno accedere all'indennità. Tale situazione potrebbe verificarsi qualora l'amministratore societario di una Srl sia iscritto alla gestione separata e non alla gestione previdenziale Ago.

Nel caso in cui non vi siano clausole ostative sancite dall'articolo 27 DL 18/2020 (in precedenza riportate) all'effettuazione della richiesta dei 600 euro il professionista potrà accedere alla presentazione della domanda di indennità attraverso il sito internet istituzionale dell'INPS.

Lo stesso Istituto ha pubblicato di recente una nota sul proprio sito internet che tale possibilità sarà disponibile per l'utenza dal primo di aprile 2020.

Amministratore socio di società (art. 28 DL 18/2020)
Di recente il MEF ha chiarito con una Faq che il bonus dei 600 Euro risulta accessibile anche ai soci di società di persone o capitali.
Tali soggetti, sebbene non classificabili come lavoratori autonomi poiché svolgenti attività di impresa in forma societaria, potranno accedere alla presentazione della domanda di indennità all'INPS.

Un primo chiarimento in materia era stato fornito con il messaggio INPS n. 1288 del 20 marzo 2020. In concreto, i soci di snc o srl esercenti attività e iscritti alla gestione Ago, nello specifico commercianti quindi soggetti a contribuzione fissa IVS, potranno beneficiare dell'indennità, nel rispetto delle previsioni dell'art. 28 DL 18/2020.

Amministratore iscritto a un ordine professionale (art. 44 Dl 18/2020)
I professionisti iscritti ad un Ordine professionale, in origine esclusi dalla possibilità di accesso all'indennità di 600 Euro, a seguito del Decreto condiviso tra mministero del Lavoro e Ministero dell'Economia potranno anch'essi presentare la domanda.

Il bonus dovrà essere richiesto alla propria cassa di appartenenza, ed è destinato a chi ha avuto un reddito massimo di 35 mila euro nell'anno di imposta 2018 e abbia subito limitazioni lavorative a causa dell'emergenza Covid-19 o se nello stesso anno di imposta era ricompreso nello scaglione tra 35 e 50 mila euro, abbia cessato, ridotto o sospeso l'attività professionale nella misura del 33% nei primi 3 mesi dell'anno 2020.

Come presentare la domanda
L'effettuazione della domanda avverrà tramite il portale online dell'INPS. Il Presidente Tridico in una recente intervista ha affermato che «Tutti i nostri servizi sono accessibili dal sito attraverso un pin che verrà rilasciato direttamente sul sito dell'Inps con un messaggino di conferma poi sul proprio cellulare».

Secondo quanto affermato dal Presidente, l'INPS attiverà una procedura di rilascio delle credenziali PIN semplificate. I beneficiari potranno ottenere tale Pin semplificato sul sito, oppure contattando il call center. Successivamente alla ricezione via sms o via mail delle prime otto cifre, l'utente potrà procedere alla compilazione della domanda per l'indennità.

Chi disponesse di uno SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) di livello 2 o superiore, di una Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS) risulterà già abilitato per l'effettuazione della domanda e non dovrà richiedere un ulteriore PIN all'INPS. Tale aspetto è stato chiarito con messaggio n. 1381 del 26 marzo 2020 dall'l'INPS.

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